Un nuovo capitolo di eleganza avventura e sogno nel cuore di Roma 

Un nuovo capitolo di eleganza avventura e sogno nel cuore di Roma 

Roma si sveglia con la luce chiara che scivola sui sampietrini di Piazza della Minerva. La facciata seicentesca che per secoli ha custodito sonni di viaggiatori, scrittori e artisti, svela la bellezza dell'Orient Express La Minerva, il primo hotel al mondo firmato Orient Express del gruppo Accor, e di proprietà di Arsenale Group. Non è soltanto l’apertura di un nuovo cinque stelle, ma l’ingresso ufficiale nella città eterna di un’icona del viaggio che, dal 1883, ha trasformato il modo di attraversare l’Europa. Oggi, quel mito su rotaia trova un indirizzo stabile, con vista sul Pantheon e a pochi passi dai monumenti simbolo di Roma, per raccontare una nuova idea di dolce vita contemporanea.

 

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Nel cortile d’ingresso si percepisce la consapevolezza di un passaggio di testimone: dai vagoni in legno lucidato alle suite affacciate sui tetti, dal ritmo cadenzato dei treni di lusso al flusso lento di un soggiorno che promette di essere un vero “viaggio fermo”. Lo storico palazzo che ospita l'Orient Express La Minerva ha visto passare generazioni di viaggiatori del Grand Tour, tra cui Stendhal e Herman Melville, arrivati qui in cerca di ispirazione e bellezza. Le sue mura affacciate su Piazza della Minerva 69 raccontano secoli di storia romana, ma oggi il racconto cambia registro: l’edificio rinasce dopo un restauro sartoriale firmato dall’architetto e artista Hugo Toro, che ha trasformato ogni ambiente in una scena teatrale, perfettamente calibrata tra memoria e futuro. L’hotel dispone di 93 camere, di cui 36 suite, con metrature che vanno dai 25 ai 235 metri quadrati, pensate come cabine di un treno immaginario dove ogni dettaglio – dalle boiserie in legno ai tessuti delle lenzuola – cita l’età d’oro dei viaggi Orient Express senza mai cedere alla nostalgia. 

 

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Le nuove Signature Suite dell’hotel La Minerva segnano il ritorno in grande stile di uno dei palazzi più iconici della città. Le 4 suite inaugurate rappresentano il vertice assoluto dell’ospitalità del gruppo, pensate come raffinati appartamenti privati che trasformano un soggiorno in un’esperienza immersiva. La Stendhal Suite custodisce sotto le sue volte affrescate un’atmosfera da residenza d’epoca, con un bagno scenografico in marmo e viste dirette sui tetti romani, mentre la Suite La Minerva, elegante e luminosa, moltiplica gli spazi con un salotto separato, una zona pranzo privata e una cura sartoriale nei dettagli, dai tessuti su misura agli arredi disegnati per dialogare con la storia del palazzo. Ancora più teatrale l’Obelisco Suite, che apre su un salone dominato da un camino in travertino scolpito e da una selezione di arredi curvilinei che richiamano i vagoni storici dell’Orient Express, con pavimenti in legno, marmi italiani e un giradischi con vinili scelti per accompagnare momenti di quiete. La più ampia, la Orient Express Suite, è un inno al viaggio immaginifico del marchio: libreria monumentale, salotto scultoreo, cucina privata, bagno oversize e la possibilità di estendere la metratura collegando ulteriori camere per creare un vero appartamento nobiliare. In tutte, opere d’arte contemporanea, luci calde, materiali pregiati e un servizio su misura completano l’idea di una ospitalità che non vuole stupire con eccessi, ma con una bellezza calma, calibrata e profondamente romana.

 

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Camminando lungo i corridoi  dell'Orient Express La Minerva si ha la sensazione di percorrere un vagone di lusso sospeso nel tempo: le linee sono pulite, le superfici lucide, i rimandi ai materiali delle carrozze storiche sono discreti ma costanti. Nelle camere, i bauli disegnati su misura sostituiscono i classici guardaroba, i tessuti sono firmati dagli stessi artigiani che vestivano le carrozze letto, mentre sopra ogni letto il cielo di Roma è letteralmente dipinto a mano, come se la città si sdraiasse accanto all’ospite. 

 

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L’idea di Hugo Toro è chiara: Orient Express La Minerva non è un hotel da attraversare, ma una casa sofisticata in cui fermarsi e vivere Roma con la lentezza curiosa dei viaggiatori di un tempo. Il cuore emotivo dell’hotel batte nella hall, dove La Minerva Bar si apre sotto uno scenografico lucernario. Qui la statua ottocentesca della dea Minerva, scolpita in marmo da Rinaldo Rinaldi, veglia sui tavoli come una patrona silenziosa della saggezza e delle storie che si intrecciano tra ospiti e romani di passaggio. Tra colonne di marmo originali, divani imbottiti e tavolini di design, lo spazio cambia volto lungo l’arco della giornata: luogo luminoso per un caffè mattutino, salotto discreto per incontri di lavoro, si trasforma al tramonto in un bar dalla luce bassa e dall’atmosfera cinematografica, dove i cocktail omaggiano le grandi rotte ferroviarie del passato. Accanto, La Galleria, con i soffitti che richiamano la cupola del Pantheon, diventa il corridoio privilegiato verso una Roma più privata, fatta di eventi, vernissage, cene su invito. Perché Orient Express La Minerva non è pensato solo per i viaggiatori internazionali: è un luogo che vuole parlare anche alla città, offrendo ai romani uno spazio nuovo in cui ritrovarsi. 

 

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La narrazione continua sulle altezze, dove la terrazza ospita Gigi Rigolatto, il rooftop che promette di diventare uno dei nuovi indirizzi  nel taccuino di chi ama Roma dall’alto e l'ottimo cibo. 

Gigi Rigolatto, l'iconico ristorante internazionale, all'interno dell'Orient Express La Minerva propone un’esperienza che trasforma una semplice cena in un atto di bellezza e convivialità, sospeso tra eleganza e leggerezza. Il ristorante offre una vista privilegiata sulla cupola del Pantheon e sui tetti di Roma, creando un’atmosfera che sin dal primo sguardo restituisce il fascino immortale della città.  Il design — curato sempre dallo stilista d’interni Hugo Toro — gioca con riflessi di marmo, dettagli in ottone e riferimenti al glamour retrò-milanese, mescolando l’anima Art Deco con un’eleganza contemporanea che non sfocia mai nella pomposità. 

 

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Roma accoglie così un nuovo capitolo della sua storia, dove l’eredità del viaggio diventa esperienza da vivere con lentezza e meraviglia. Orient Express La Minerva è un invito a ritrovare il gusto del tempo, dello sguardo, dell’ascolto. Tra tetti dorati, interni teatrali e panorami che sembrano dipinti, ogni dettaglio racconta un’eleganza senza ostentazione. È qui che la dolce vita si riscrive, sospesa tra memoria e futuro, tra quiete e stupore. Un indirizzo che non si attraversa: si abita, e rimane dentro.

Foto di Alexandre Sebaste

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Autore
Libero Quotidiano

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