“Un messaggio identico al mio profilo mi ha chiesto di inserire la password, ho cliccato senza pensarci e ho perso l’accesso in pochi minuti”: attenzione alla nuova truffa su Facebook

  • Postato il 5 novembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Un messaggio improvviso sulla bacheca di numerosi utenti in Italia recita “Il tuo account sarà bloccato” e contiene un link che promette di risolvere il problema. La strategia sfrutta l’urgenza per spingere l’utente a fornire credenziali, codici di autenticazione o dati di rete. Dopo il clic, l’account può essere compromesso e impiegato per inviare lo stesso avviso ai contatti, favorendo la propagazione automatica.

I truffatori spesso mantengono la foto originale dell’utente e modificano solo il nome del profilo per aumentare l’apparente legittimità del messaggio. Le autorità e gli specialisti raccomandano cautela e segnalazione immediata online. “Un messaggio identico al mio profilo mi ha chiesto di inserire la password — ho perso l’accesso in pochi minuti e alcuni amici hanno ricevuto lo stesso avviso dal mio nome”, ha dichiarato un utente.

“Ho cliccato senza pensarci: il sito sembrava uguale a Facebook e mi ha chiesto un codice. Ho segnalato l’accaduto e cambiato la password”, ha scritto un altro. Analizzando i casi riscontrati, la tecnica principale è il phishing tramite messaggi apparentemente autentici. Pare che i criminali replichino elementi visivi reali per ridurre i sospetti e automatizzano l’infezione delle reti di contatti.

Facebook monitora costantemente e rimuove i profili contraffatti non appena individuati, raccomandando agli utenti di evitare clic su collegamenti sospetti e di attivare l’autenticazione a due fattori per proteggere i propri account. Come riportato da Il Tirreno e da diversi portali specializzati, i truffatori informatici adottano tecniche sempre più sofisticate: mantengono inalterata l’immagine del profilo originale mentre modificano solo il nome utente in “Avviso di Blocco” o denominazioni simili. Questa strategia rende il messaggio fraudolento credibile anche agli occhi dei contatti della vittima, facilitando la propagazione della truffa e complicando notevolmente il riconoscimento tempestivo dell’inganno.

Un amministratore di sistema della piattaforma ha confermato che le segnalazioni sono in aumento e che gli account compromessi vengono frequentemente usati per diffondere link malevoli attraverso friend list automatizzate. Un ricercatore di sicurezza ha osservato che la riproposizione della foto originale e la modifica del solo nome del profilo aumentano l’affidabilità percepita del messaggio, facilitando la conversione delle vittime.

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Il Fatto Quotidiano

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