“Un giorno ho iniziato ad avere male al braccio sinistro, lo sentivo molto debole e non riuscivo ad alzare una bottiglia. Era un’ischemia transitoria. La droga? State lontani, vi farà crollare tutto”: parla Lacerenza
- Postato il 28 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Davide Lacerenza ha patteggiato (4 anni e 8 mesi) e l’entità della pena gli consentirà di chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali e gli permetterà “di risocializzarsi ottenendo una misura alternativa alla detenzione”, “seguendo il percorso rieducativo al Serd dall’abuso di sostanze stupefacenti“. Proprio della sua dipendenza, Lacerenza – indagato nell’ambito dell’indagine sui suoi locali milanesi La Gintoneria e il privé la Malmaison – ha parlato nella sua prima ospitata dopo il patteggiamento, al podcast Gurulandia: “Ho sbagliato, esageravo con quei video. La sostanza ti prende, pensi di poter gestire tutto e invece hai deliri di onnipotenza, e succede quello che vedevate nei video”. Il riferimento è ai filmati che l’ex gestore della Gintoneria postava sui social.
Poi, a proposito di come ha vissuto il periodo partito dall’inchiesta, ha aggiunto: “Mi ha colpito sentire gente che non mi conosceva che mi giudicava. Non c’è nessun tesoretto all’estero, e sono pentito di essere diventato un simbolo negativo per questi ragazzi”. E ancora: “Il 95% di parenti e amici sono spariti. Clotilde, la mia ex fidanzata, è rimasta sempre con me e posso solo ringraziarla. Anche Filippo Champagne mi è rimasto vicino: non lo potevo vedere ma mi ha aiutato”. E sulle sostanze, Lacerenza ha ribadito di “non toccare quella mer**a, o se ci siete dentro uscitene subito. Prima o poi vi farà crollare tutto“.
Poi ha ricordato anche i momenti concitati in cui ha avuto un malore, nei giorni degli arresti domiciliari: “Mi sono ritrovato coi conti bloccati, avevo 20 euro. È stata dura. La finestra sulla strada in quei sei mesi è stata la mia forza, molti mi lasciavano dei messaggi ‘Tieni duro siamo con te’ (…). Un giorno ho iniziato ad avere male al braccio sinistro, lo sentivo molto debole e non riuscivo ad alzare una bottiglia. Quando mi hanno detto che poteva essere in ictus sono sbiancato. Poi per fortuna si è rivelata essere un’ischemia transitoria”.
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