Un borgo sospeso nel cielo, il rifugio perfetto a 1.300 metri: aria pura e viste panoramiche ti aspettano
- Postato il 12 settembre 2025
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- Di Blitz
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Nel cuore della regione Abruzzo, a un’altitudine di circa 1375 metri sul livello del mare, sorge un incantevole borgo.
Incastonato nel suggestivo Parco Naturale Regionale Sirente-Velino. Questa località, che conta poco più di mille abitanti, rappresenta un angolo di pace dove il tempo sembra quasi fermarsi, offendo un’esperienza autentica tra natura incontaminata, tradizioni antiche e paesaggi mozzafiato.
Il comune di Ovindoli, inserito nella provincia dell’Aquila, è facilmente raggiungibile da Roma in meno di due ore di macchina, e anche dalla costa adriatica italiana. Per chi preferisce i mezzi pubblici, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Celano-Ovindoli, con collegamenti in autobus diretti verso il borgo. La posizione geografica di Ovindoli, alle pendici del Monte Magnola e immersa tra i monti Sirente e Velino, la rende una meta prediletta per chi desidera vivere l’Appennino abruzzese senza fretta, in sintonia con la natura e le tradizioni locali.
Il patrimonio storico e naturale di Ovindoli
Passeggiare per le vie del centro storico di Ovindoli significa immergersi in un’atmosfera sospesa nel tempo. Le stradine intricate, le case in pietra calcarea, gli antichi portali scolpiti a mano e gli scorci panoramici raccontano una storia millenaria. Tra i luoghi di maggiore interesse spicca la Chiesa di San Sebastiano, un edificio religioso risalente al XVII secolo, che custodisce opere d’arte e testimonianze della devozione locale. A dominare il borgo vi sono i ruderi dell’antico castello medievale, testimonianza di un passato di avvistamento e difesa strategica nell’Appennino.
Nei dintorni, il Monastero di Santa Maria in Valle Porclaneta si distingue come uno dei gioielli romanici dell’Abruzzo, immerso in un paesaggio pastorale di rara bellezza. Le Gole di Celano, con le loro spettacolari fenditure rocciose, e i vasti altopiani del Parco Sirente-Velino, abitati da cervi, lupi, aquile reali e faggi secolari, completano il quadro di una natura selvaggia e affascinante.

Durante la stagione estiva, Ovindoli si trasforma in un paradiso naturale. I prati si colorano di fiori, i sentieri si aprono per escursioni di trekking e mountain bike, e le passeggiate a cavallo permettono di scoprire il territorio in modo autentico e rispettoso. Il Parco Naturale Sirente-Velino offre percorsi per tutti i livelli, dal semplice Cammino dei Briganti ai più impegnativi tracciati verso il Monte Magnola e le creste del Sirente. Oltre agli sport outdoor come arrampicata e parapendio, il borgo propone eventi culturali, sagre e degustazioni enogastronomiche, immergendo i visitatori nei sapori genuini della tradizione abruzzese.
Con l’arrivo dell’inverno, Ovindoli diventa una rinomata stazione sciistica del Centro Italia, parte integrante del Comprensorio Monte Magnola Impianti. Con oltre trenta chilometri di piste perfettamente preparate, la località accoglie sciatori esperti e principianti. Oltre allo sci alpino e allo snowboard, è molto apprezzata la pratica dello sci di fondo e delle ciaspolate nei boschi innevati, esperienze uniche che permettono di vivere il silenzio ovattato delle montagne. I rifugi di quota, come il noto Rifugio Anfiteatro, offrono ristoro con piatti tipici come arrosticini, polenta, zuppe di legumi e formaggi locali, accompagnati dai celebri vini abruzzesi come il Montepulciano d’Abruzzo.
Nel periodo natalizio, il borgo si trasforma in un vero e proprio villaggio fiabesco, con mercatini, luci soffuse e caminetti accesi che rendono l’atmosfera magica. Per chi non pratica sport invernali, le attività alternative includono passeggiate nella neve, relax in spa e soggiorni in agriturismi di charme, perfetti per rigenerarsi.
Gastronomia e identità culturale
La cucina di Ovindoli riflette profondamente le radici pastorali e montane del territorio. Tra i piatti da non perdere c’è la pecora alla cottora, una pietanza che racconta la lunga tradizione della transumanza, un tempo fondamentale per i pastori della zona. Da provare anche le zuppe di farro e lenticchie, i formaggi di capra, il cacio fiore aquilano e i salumi stagionati in quota. Numerosi ristoranti e rifugi propongono menù stagionali a chilometro zero, valorizzando prodotti locali e antiche ricette.
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