Un atleta israeliano mima una decapitazione agli Europei U20: il gesto che ha scatenato le polemiche social

  • Postato il 13 agosto 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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C’è chi manda un bacio, chi chiede un applauso, chi saluta a casa, chi vuole la carica. Ma c’è anche chi mima una decapitazione. Agli Europei U20, in Finlandia, è successo anche questo. Prima dell’inizio della 4×100, come sempre capita prima delle corse, la regia inquadra ad uno ad uno i partecipanti alla gara, che si lasciano andare a dei gesti a favore di telecamera. A far discutere è stato quello di Ido Peretz, atleta israeliano che, quando si è trovato davanti l’obiettivo della telecamera, ha mimato una decapitazione, usando il testimone come fosse un coltello e portandolo lungo la gola. Di certo non un gesto di sportività decubertiana in una manifestazione giovanile che dovrebbe essere simbolo della corretta formazione dei ragazzi. E ovviamente la cassa di risonanza comprensibilmente raddoppia in questo periodo storico. Eppure, visto che ha atteso di essere inquadrato, è stato evidentemente un gesto “ragionato”.

Il comportamento di Peretz ha provocato indignazione sui social e il video è rimbalzato sui vari social. “Non si tratta solo di cattiva sportività – si legge in un commento di Zohran Mamdani, che nella bio dice di essere un giornalista – è il riflesso di un’ossessione per la violenza e il genocidio di cui alcuni atleti israeliani sono orgogliosi. Questa volta Israele è arrivato ultimo, forse perché non c’era nessun bambino davanti a lui da spaventare”. Per la cronaca la gara è stata vinta dalla Francia: seconda la Germania, terza la Polonia.

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Il Fatto Quotidiano

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