Un altro rifiuto all’orale della maturità, la protesta dello studente: “Atto di dissidenza contro il governo di estrema destra”
- Postato il 15 luglio 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Un gesto di rottura ha scosso il liceo Bagatta di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia, durante la sessione degli esami di maturità. Uno studente e attivista del Fronte della Gioventù Comunista, ha deciso di non presentarsi all’orale in segno di protesta. Lo ha fatto il 24 giugno, come confermato dallo stesso giovane, e non per attirare clamore, bensì come “atto di dissidenza verso il governo di estrema destra e verso il sistema scolastico nel suo complesso”. In un’intervista concessa a Radio Onda d’Urto, storica emittente antagonista bresciana, il ragazzo ha spiegato le ragioni della sua scelta.
Secondo lo studente, il voto ottenuto alla prima prova scritta non rifletteva il suo reale percorso scolastico. “La seconda prova era coerente con quanto fatto durante l’anno – ha detto – ma, come possono testimoniare i miei compagni di Scienze Umane, la traccia era particolarmente difficile”. Il giovane ha tenuto a precisare che la sua protesta non era diretta contro la commissione esaminatrice, bensì contro l’intero impianto educativo.
Una critica trasversale al sistema scolastico e politico
Al centro delle critiche dello studente c’è l’alternanza scuola-lavoro, considerata uno strumento che “toglie tempo alla crescita personale e prepara studenti a diventare lavoratori ubbidienti”. Un’accusa che va oltre l’attuale esecutivo. Lo studente ha infatti dichiarato: “Non do tutte le responsabilità a questo governo di estrema destra. La riforma Valditara è in continuità con la Buona Scuola di Renzi, quindi la colpa è di tutto l’arco parlamentare”.
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