Umanità e mini lune: la Terra potrebbe avere più compagne di quanto immaginiamo
- Postato il 14 luglio 2025
- Di Panorama
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Ci sono fenomeni spaziali che stupiscono sempre. Una nuova ricerca, diretta da Robert Jedicke, ricercatore dell’Università delle Hawaii, suggerisce che una mezza dozzina di frammenti di Luna potrebbero orbitare brevemente attorno alla Terra in qualsiasi momento prima di dirigersi verso il Sole, ma le loro piccole dimensioni e la loro velocità li rendono difficili da individuare. Quando oggetti provenienti dallo spazio entrano in collisione con la Luna sollevano materiale dalla superficie emettendo una sorta di pioggia, parte della quale riesce a disperdersi nello spazio superando la ridotta forza di gravità lunare. Occasionalmente tra questi frammenti ce ne può essere qualcuno di dimensioni ragguardevoli, ma la maggior parte ha un diametro inferiore a due metri. In maggioranza tali corpi vengono catturati dalla forza di gravità del Sole, ma alcuni dei detriti possono finire in orbita attorno alla Terra prima di tornare a orbitare attorno al Sole. Sebbene l’Unione astronomica internazionale non abbia una definizione ufficiale, ricerche precedenti a quella di Jedicke hanno suggerito che un oggetto di questi potrebbe essersi legato almeno temporaneamente alla Terra, compiendo almeno una rivoluzione attorno al nostro pianeta e trovandosi a una distanza inferiore a circa quattro volte la distanza Terra-Luna. Tali corpi possono provenire da qualsiasi punto del sistema solare ma la maggior parte di essi proviene dalla regione della fascia degli asteroidi, tra le orbite di Marte e Giove. Nel 2016 il telescopio spaziale Pan-Starrs-1 per l’osservazione degli asteroidi alle Hawaii individuò un oggetto vicino alla Terra del diametro di 40-100 metri, identificato come “469219 Kamo’oalewa”, in orbita attorno al Sole in sincronia con la Terra. Studi successivi hanno rivelato che si trattava di un frammento di Luna scavata tra 1 e 10 milioni di anni fa dall’impatto che portò alla formazione del cratere Giordano Bruno. All’inizio di quest’anno gli astronomi hanno annunciato che un secondo satellite terrestre “temporaneo” sembrava avere un’origine lunare. Scoperto l’anno scorso, l’oggetto, chiamato 2024 PT5, assomiglia più alla Luna che a un asteroide. Insieme, questi due oggetti suggeriscono che il nostro satellite potrebbe dare alla luce le sue piccole lune.
Mini lune in orbita: frammenti temporanei e ricambio costante
Così Jedicke e i suoi colleghi hanno deciso di calcolare quanti mini-lune lunari potrebbero esistere. Basandosi su simulazioni di come potrebbero comportarsi le particelle espulse dalla Luna, hanno scoperto che molte delle particelle espulse nello spazio potrebbero essere catturate almeno temporaneamente dalla Terra e che circa un quinto di esse probabilmente verrebbe trasformato in mini-lune. Significa che con un calcolo probabilistico almeno 6-7 satelliti lunaripossono orbitare attorno a noi contemporaneamente, ma se potessimo contarli con una cadenza regolare scopriremmo che alcuni sarebbero oggetti nuovi, come se ci fosse un ricambio tra quelli che poi fuggono verso il Sole e quelli nuovi che vengono intrappolati dalla nostra gravità. Ciò porta a calcolare che una mini-luna permane attorno alla Terra per una media di circa nove mesi. Vero è che a causa delle loro dimensioni, le piccole lune temporanee sono difficili da individuare e il problema sta proprio nelle loro dimensioni come nella loro velocità. Con la maggior parte dei frammenti che hanno un diametro compreso tra 1 e 2 metri, anche gli strumenti più evoluti possono avere difficoltà a rilevarli. Per esempio, la nuova ricerca suggerisce che il corpo denominato “22020CD3” è stato visibile solo in due delle circa mille notti in cui l’oggetto si trovava nel raggio d’azione del telescopio. Il successo del rilevamento è di buon auspicio per le osservazioni future. Una volta identificati gli oggetti, il tracciamento diventa più facile perché gli astronomi sanno dove e quando cercare questi corpi. Questi “visitatori” potrebbero avere interessanti applicazioni commerciali, poiché richiederebbero la minima quantità di carburante per raggiungerli, sostiene il dottor Jedicke. Invece di volare verso la fascia degli asteroidi per estrarre minerali e altri elementi commercialmente desiderabili, le aziende potrebbero trovare il modo di catturare i transienti mentre orbitano brevemente attorno alla Terra. Da una prospettiva scientifica, le mini lune e i loro simili “possono contribuire a svelare come si è formato il sistema solare e come continua a evolversi”, afferma Jedicke. Capire come i detriti lunari siano stati scagliati dalla Luna durante un impatto può aiutare i ricercatori a comprendere e stimare meglio i danni causati dagli impatti di asteroidi sulla Terra.