UFC, tutti vogliono combattere alla Casa Bianca: Masvidal chiama Trump, Jones supplica White, Makhacev vuole Topuria

  • Postato il 1 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Lo scorso mese Donald Trump ha annunciato che il tanto vagheggiato evento UFC alla Casa Bianca si terrà. Non era una semplice trovata, quindi, e d’altronde dovremmo essere abituati al fatto che l’attuale Presidente degli Stati Uniti crede veramente a ciò che dice e se può, lo rende possibile andando dritto per la sua strada. Combattere nell’ottagono dentro la residenza presidenziale il prossimo 14 giugno 2026 significherebbe entrare nella storia, al di là poi del risultato (ma se si vince ancora meglio), quindi è ovvio che non pochi lottatori bramino di ritrovare il proprio nome nella card che Dana White, a capo dell’UFC e molto vicino a Trump, dovrà stilare.

I dettagli dell’evento UFC alla Casa Bianca al momento noti

Una card che dovrà essere degna di questo onore, ovviamente. Tra l’altro nel giorno dell’ottantesimo compleanno del tycoon, che si regalerà un evento che si terrà nel South Lawn, il prato meridionale dove verrà edificata una sorta di arena di MMA (costo stimato della messa in opera 700.000 dollari). Incidentalmente, il 14 giugno cadrà anche il 250esimo anniversario dell’indipendenza americana, ma considerando l’ego di Trump la cosa passa in secondo piano.

Sarà tra l’altro un evento diffuso nei luoghi iconici di Washington D.C, visto che la cerimonia del peso si terrà nientemeno che al Lincoln Memorial, non molto distante dalla Pennsylvania Avenue dove si trova la sede della presidenza USA. Insomma, si tratterà di un momento di grande prestigio per chi prenderà parte all’evento, ma White ha messo in chiaro che lavorerà sulla card dopo i primi mesi del 2026. Intanto però fioccano le candidature.

McGregor in pole per combattere alla Casa Bianca, si fa avanti Jon Jones

Al di là di Conor McGregor, intenzionato a sfidare Michael Chandler, è rispuntato fuori Jon Jones. Ritiratosi dall’attività a giugno di quest’anno, colui che è stato il miglior pound-for-pound al mondo è pronto al gran rientro proprio per onorare un match alla Casa Bianca. In una intervista concessa di recente durante l’evento Dirty Boxing a cui ha presenziato, lo statunitense ha letteralmente implorato Dana White: “Dana, fratello, ti prego: mi sto allenando, mi sento al massimo, sto benissimo… E sarei onorato nel rappresentare il nostro Paese e fare ciò che solo io so fare meglio di chiunque altro”, è stato l’appello di Jones.

Pur ritenendo quest’ultimo degno del primo posto nella classifica pound-for-pound UFC (al momento del suo ritiro invece era secondo), il capo della promotion di MMA più importante al mondo non nutre molta fiducia in Bones dopo che quest’ultimo aveva dato buca al match contro Tom Aspinall per difendere il titolo a seguito della sconfitta di Stipe Miocic. Tant’è che durante la conferenza stampa di addio all’UFC di Dustin Poirier lo stesso White aveva ammesso di non voler “correre rischi” ponendo un fighter così poco affidabile in un contesto così prestigioso.

Masvidal ha contattato Trump e vuole Edwards

Ma non c’è solo Jones pronto a mettere il piede nell’ottagono presidenziale. Un altro che ha appeso i guantini al chiodo, ma quelli per le MMA per indossare i guantoni da boxe, ovvero Jorge Masvidal, è pronto a mettere in pausa la nuova carriera nel pugilato professionistico per non lasciarsi sfuggire un’occasione così di prestigio. L’americano di origini cubane tra l’altro è un trumpiano di ferro, un po’ come tutto l’ambiente nell’UFC.

E difatti Gamebred non ha perso tempo e ha affermato di aver contattato direttamente Trump, asserendo di recente di allenarsi da diversi mesi e di tenersi in forma. Ne ha ben donde, visto che ha lasciato le MMA con una striscia di quattro sconfitte di fila. Ma Masvidal è sicuro di fare un figurone, e ha pure chiamato il possibile avversario, cioè Leon Edwards. E se non fosse l’ex campione dei welter, prossimo ad incrociare i guantini il 16 novembre a UFC 322 contro Carlos Prates, che sia pure un altro che voglia combattere con lui, ha dichiarato Masvidal, che va per i 41 anni. Magari uno che sostiene Trump da tempi non sospetti, il fighter più MAGA di tutti, ovvero Colby Covington.

Si candidando anche Makhachev e Topuria

A proposito di UFC 322, nella main card si affronteranno Islam Makhachev, già titolare della cintura dei pesi leggeri, e Jack Della Maddalena, attuale campione dei welter. Il russo è salito di categoria e punta a conquistare un nuovo titolo, e se riuscisse vorrebbe sfidare in seguito Ilia Topuria. Il quale ha ereditato la cintura dei leggeri da Makhachev, ma al tempo stesso ha palesato l’intenzione di salire di categoria per affrontare il russo qualora si prendesse la cintura dei welter.

Un giro da labirintite, ma la sostanza è: Topuria vuole pure lui combattere a Washington D.C davanti a Trump, e Makhachev non vuole essere da meno e desidera esserci egli medesimo. Secondo ESPN lo spagnolo di cittadinanza avrebbe in programma un’ulteriore difesa della cintura dei leggeri, poi tutto potrebbe essere. Anche salire di peso e candidarsi come sfidante del russo alla Casa Bianca, con il titolo dei welter in palio. Per Dana White insomma si prospetta un gran lavoro per cercare di accontentare l’ego dei suoi lottatori. E non deludere i fan e, soprattutto, il Presidente degli Stati Uniti.

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Virgilio.it

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