Ue ed Ucraina, il sondaggio di Pagnoncelli spiana la piazza di Michele Serra: ecco le cifre
- Postato il 15 marzo 2025
- Di Libero Quotidiano
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Ue ed Ucraina, il sondaggio di Pagnoncelli spiana la piazza di Michele Serra: ecco le cifre
Nel giorno in cui la sinistra scende in piazza per l'Ue, un sondaggio rischia di rovinare il clima. Ed è quello di Nando Pagnoncelli. Al centro il riarmo europeo e il sostegno all'Ucraina, gli stessi oggetti del voto dei giorni scorsi in Europa. Nelle prime righe emerge come la maggioranza assoluta degli italiani (il 57 per cento) non sostiene né l'Ucraina né la Russia. Un terzo circa parteggia per l'Ucraina, l'11 per cento invece per la Russia.
"Se guardiamo ai dati di lungo periodo vediamo un netto calo del sostegno all'Ucraina: era il 57 per cento all'inizio del conflitto, è il 32 attualmente", spiega il sondaggista sulle colonne del Corriere della Sera. Sempre qui Pagnoncelli evidenza come, "se non cambia sostanzialmente il sostegno alla Russia, cresce nettamente l'equidistanza: dal 38 del 2022 al 57 di oggi".
Un risultato che si potrebbe spiegare con quella che l'esperto definisce "stanchezza". In ogni caso, buttando un'occhiata alle opinioni in relazione agli orientamenti di voto, emerge che "gli elettori del Pd sono in assoluto i più filo-ucraini (59 per cento), seguiti da chi vota Forza Italia (48) e Fratelli d'Italia (41), oltre alle altre liste (46), liste in cui c'è una buona presenza di centristi e di sinistra". Tra gli equidistanti svettano gli elettori di Lega e M5S: i primi evidenziano un livello un po' più elevato (21 per cento) di sostegno alla Russia.
E allora, cosa ne pensano gli italiani del cosiddetto ReArm Europe, l'impegno sino a 800 miliardi di euro per la creazione di una forza di deterrenza? Stando alla rilevazione il 28 per cento è favorevole al piano, ma il 39 è contrario, mentre un terzo non si esprime. Un colpo basso se si considera che la piazza chiamata da Michele Serra è proprio per l'unità e la libertà dell'Unione europea, "Anche in questo caso - prosegue Pagnoncelli - vediamo articolarsi le opinioni: se gli elettori leghisti sono decisamente sfavorevoli (56 per cento), gli elettori di FdI sono maggiormente a favore (48 per cento, il 33 è contrario), assieme agli elettori Pd (46 contro 28), mentre gli elettori di Forza Italia sono divisi (35 a favore, 36 contrari) e infine tra gli elettori pentastellati prevale la contrarietà (50), ma con una quota non irrilevante di favorevoli (30).
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