Ucraina, sarà a pace a ferragosto? La posizione italiana e le parole di Rutte e Vance
- Postato il 11 agosto 2025
- Esteri
- Di Formiche
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In attesa del vertice tra i ministri degli esteri Ue convocato da Kaja Kallas, sono due gli elementi che spiccano sul tema Ucraina, alla vigilia del tanto agognato incontro di ferragosto tra Vladimir Putin e Donald Trump: la posizione italiana, ribadita ancora una volta dai ministri Crosetto e Foti, che si intreccia alla dichiarazione congiunta dei leader Ue (con la successiva reazione di Mosca); e il tema della difesa di Kyiv che tocca le forniture, gli attacchi russi e le parole di Rutte e Vance.
Qui Ue
Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l’Ucraina. Questo l’assunto principale della dichiarazione congiunta di Italia, Germania, Polonia, Finlandia, Francia, Commissione europea e poi Regno Unito in vista dell’appuntamento in Alaska tra i leader di Usa e Russia a cui viene rivolto l’appello di non escludere dai negoziati il presidente ucraino. Nella dichiarazione si legge: “Accogliamo con favore il lavoro del presidente Trump volto a porre fine alle uccisioni, a porre fine alla guerra di aggressione della Federazione russa e a conseguire una pace e una sicurezza giuste e durature per l’Ucraina. Siamo pronti a sostenere questo lavoro a livello diplomatico, oltre che continuando ad assicurare il nostro sostanziale sostegno militare e finanziario all’Ucraina, anche attraverso il lavoro della coalizione dei volenterosi, nonché sostenendo e imponendo misure restrittive nei confronti della Federazione russa. Condividiamo la convinzione che una soluzione diplomatica debba proteggere gli interessi vitali dell’Ucraina e dell’Europa in materia di sicurezza”.
Qui Mosca
Piccata la reazione russa: la dichiarazione dei leader europei sui negoziati, spiega la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, è “un altro volantino nazista”. Sostiene che l’ufficio di Voldymyr Zelensky ha pubblicato una dichiarazione chiedendo un cessate il fuoco. “Ma non del tipo che si otterrebbe interrompendo le forniture di armi ai terroristi di Kyiv. Al contrario, un altro volantino nazista sostiene che il successo nel raggiungimento della pace in Ucraina possa essere ottenuto solo esercitando pressioni sulla Russia e sostenendo Kyiv”. Infine sul rapporto fra presidenza ucraina e Ue utilizza il termine “necrofilia”.
Le replica il titolare della difesa, Guido Crosetto, secondo cui “Mosca ha familiarità, si vede”. E aggiunge: “La realpolitik impone una flessibilità che, però, ovviamente, non può essere sinonimo di pura annessione di territori. Il quantum di flessibilità non può essere imposto all’Ucraina contro la sua volontà. Due Paesi forti non possono mettersi d’accordo sulla pelle del più debole. Il perimetro lo devono scegliere i contendenti”.
Qui Roma
La Russia “non vuole una pace duratura e giusta, mi sembra che a Mosca pretendano una resa incondizionata da parte di Kyiv. Inaccettabile”. È il concetto espresso dal ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, intervistato da Repubblica, secondo cui senza l’Ucraina al tavolo non si può fare una pace. “L’Europa ha ribadito con forza il suo impegno per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Poi si vedrà cosa sarà oggetto di trattativa”. L’obiettivo è il vertice di ferragosto, su cui secondo Foti Bruxelles sceglie la strada della diplomazia, “giusto che i leader europei siano coinvolti”.
Sul punto ha parlato anche il ministro della Difesa che ha cerchiato in rosso un concetto: “Trump fa, semplicemente, Trump, persegue il suo disegno con estrema coerenza e realismo all’ennesima potenza: sono il più forte e mi gioco la mia forza, in ogni ambito”. Dalle colonne de La Stampa, Crosetto analizza la postura trumpiana: “Si muove nel mondo che c’è. Detta brutalmente: se l’Europa avesse un peso rilevante, da superpotenza, sarebbe stato costretto a muoversi diversamente. E, invece, l’Europa ha costruito le condizioni per essere un attore politico scarsamente rilevante. Ogni nazione continua ad avere la sua politica estera, militare, economica. E ci sono tanti leader nazionali, anche piuttosto ripiegati ognuno dentro il proprio orizzonte domestico”.
Quale difesa per Kyiv?
I russi proseguono intanto negli attacchi con i droni, sparando da quattro direzioni: Shatalovo, Kursk, Millerovo, Primorsko-Akhtarsk. Poche ore prima le forze russe hanno colpito Zaporizhia, distruggendo anche la stazione centrale degli autobus e danneggiato la clinica dell’Università di Medicina. Secondo fonti di intelligence, il tasso di perdite di carri armati russi continua a diminuire toccando i livelli più bassi dall’inizio della guerra. Nel frattempo il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha detto di ritenere inevitabile che la Russia possa mantenere il controllo di fatto su alcuni territori ucraini in un accordo di pace. “Dobbiamo riconoscere – ha dichiarato all’emittente statunitense ABC News – che la Russia controlla parte del territorio ucraino”. E il vicepresidente americano JD Vance annuncia che gli Usa non finanzieranno più l’aiuto all’Ucraina “da soli”.