Ucraina, Medio Oriente, Nato. Verso il G7 in Canada (con vista Piano Mattei)
- Postato il 13 giugno 2025
- Esteri
- Di Formiche
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Sarà, la prossima, una settimana densa di appuntamenti di carattere internazionale per Giorgia Meloni, come il G7 in Canada e il Vertice di Roma tra Piano Mattei e Global Gateway. Un doppio momento di riflessione e progettazione distribuito su una duplice direzione di marcia: da un lato dossier contingenti come Ucraina, Medio Oriente e Nato; dall’altro la fase due che vede coinvolti i leader africani, i vertici delle istituzioni finanziarie multilaterali, Ue e Italia per dare profondità ad un’iniziativa di ampio respiro. Nel mezzo il ruolo dell’Italia, con la ritrovata centralità che ha riconosciuto al governo anche Le Figaro (“Meloni primadonna”).
Verso il Canada
Primo tema che dovrà affrontare il G7 sarà quello relativo alla guerra in Ucraina, a proposito del quale la portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, ha detto di aspettarsi un sostegno al nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, in caso contrario “valuteremo, per il momento concentreremo i nostri sforzi nell’assicurare il supporto a livello G7 , in modo da poter avere anche un impatto maggiore con questa misura”. Dal canto suo Ursula von der Leyen inviterà tutti i partner a proseguire nel sostegno all’Ucraina con le dure sanzioni contro la Russia. “Finché il Cremlino non fermerà questa guerra”. Da segnalare che l’Ue ha staccato un altro assegno da 1 miliardo a Kyiv, dall’inizio della guerra sono 150, perché “siamo al fianco dell’Ucraina sul lungo periodo”, scrive su X la presidente della Commissione europea.
Ma non è tutto, perché ci sarà da gestire un fronte con Pechino: infatti il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, rispondendo ad un quesito sul vertice canadese ha chiesto di “smettere di interferire negli affari interni di altri Paesi, a smettere di minare lo sviluppo di altre nazioni e a smettere di manipolare le questioni legate alla Cina”.
Pax indiana?
In Canada ci sarà anche il premier indiano Narendra Modi, la prima volta dal 2015 e la prima dal deterioramento delle relazioni indo-canadesi dopo l’assassinio a Vancouver del leader separatista sikh canadese Hardeep Singh Nijjar, ucciso nel 2023. In quei giorni l’allora premier Justin Trudeau accusò apertamente l’India, affermando che gli 007 di Delhi avevano preso parte all’omicidio, accusa che l’India ha sempre respinto. Non va dimenticato che in Canada vive la più grande comunità di Sikh popolata da esponenti del movimento separatista pro Khalistan, movimento fuorilegge in India, che definisce terroristi i suoi leader.
Italia ed Europa insieme per l’Africa
“The Mattei Plan for Africa and the Global Gateway: A common effort with the African Continent”, è il titolo del vertice co-presieduto da Meloni, e dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che si terrà a Roma venerdì 20. Meloni e von der Leyen accoglieranno a Villa Pamphilj i leader dell’Unione Africana, dell’Angola, dello Zambia, della Repubblica Democratica del Congo, della Tanzania e i vertici delle Istituzioni finanziarie multilaterali: Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, Banca Africana di Sviluppo e Africa Finance Corporation.
Fonti italiane spiegano che l’incontro segnerà un passaggio strategico per consolidare la sinergia tra il Piano Mattei per l’Africa promosso dall’Italia e il Global Gateway avviato dall’Unione europea e approfondire la rotta operativa per l’avanzamento delle iniziative comuni. Il Vertice rientra nel più ampio lavoro che il governo italiano sta portando avanti per “europeizzare” e “internazionalizzare” sempre di più il Piano Mattei, potenziando la collaborazione con le iniziative strategiche a livello europeo e internazionale che hanno un focus sull’Africa.
I progetti
Tra i progetti di maggior rilievo al centro dei lavori spicca il “Corridoio di Lobito”, l’infrastruttura ferroviaria da 830 km che collegherà Angola e Zambia tramite la Repubblica Democratica del Congo, con prospettive di estensione fino al porto di Dar es Salaam, in Tanzania. Il progetto – che è stato oggetto dei lavori di una sessione nell’ambito del Vertice G7 sotto presidenza italiana a Borgo Egnazia – punta a creare un asse logistico regionale per il trasporto non solo di minerali strategici, ma anche di prodotti agricoli e input energetici, in un’ottica di sviluppo integrato. Sempre secondo fonti italiane, in agenda c’è anche il potenziamento dell’interconnessione digitale “Blue-Raman” – che oggi prevede il collegamento tra India, Europa e Medio Oriente -, il sostegno alle filiere produttive agroalimentari del Continente africano e il rafforzamento delle catene di approvvigionamento.
Le Figaro
“Meloni primadonna, è diventata la matrice di una nuova destra: disinibita, disciplinata e tremendamente efficace. Non ha preso il potere urlando. Lo ha conquistato governando”. Così Le Figaro dedica copertina e un’ampia riflessione sul presidente del consiglio osservando come Emmanuel Macron abbia lasciato Parigi per “cercare a Roma un alleato diventato indispensabile, un raro gesto. Una scena che la dice lunga. Questa cena non è una formalità; è un punto di svolta. Il momento in cui l’Italia riacquista il suo peso strategico. E in cui Giorgia Meloni si afferma, lentamente ma inesorabilmente, come la nuova grande d’Europa”.
L’analisi è perentoria: dopo essere stata “a lungo bistrattata, Giorgia Meloni è ora essenziale”, perché riesce a spaziare tra relazioni e alleanze conservatrici, transatlantiche, “e metodi implacabili: la numero uno del governo italiano ha rimesso Roma al centro della partita. E sta scuotendo le vecchie certezze europee”.