Ucraina, la svolta di Trump piace all'Europa. Il 'gelo' di Mosca

  • Postato il 24 settembre 2025
  • Estero
  • Di Agi.it
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Ucraina, la svolta di Trump piace all'Europa. Il 'gelo' di Mosca

AGI - Suscitano reazioni soddisfatte in Europa e scetticismo a Mosca le parole del presidente degli Stati UnitiDonald Trump, secondo il quale l'Ucraina potrebbe riconquistare i territori perduti e "addirittura andare oltre". La dichiarazione, pubblicata ieri su Truth Social, è successiva all'incontro di Trump con il presidente ucrainoVolodymyr Zelensky, a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu e segna, almeno sulla carta, un punto di svolta.

L'Ucraina può riconquistare i suoi territori?

Molti analisti ritenevano infatti che Washington puntasse a una tregua in stile 'coreano' che congelasse l'attuale linea del fronte e costringesse Kiev e i suoi alleati ad accettare, de facto ma non de iure, le perdite territoriali inflitte da MoscaTrump ieri si è detto invece convinto che "l'Ucraina, con il sostegno dell'Unione Europea, è nella posizione di combattere e riconquistare tutta l'Ucraina nella sua forma originale", ovvero "con tempo, pazienza e sostegno finanziario dell'Europa e, in particolare, della Nato, i confini originari da cui è iniziata questa guerra sono decisamente un'opzione". "La Russia ha combattuto senza scopo per tre anni e mezzo una guerra che una vera potenza militare dovrebbe aver vinto in meno di una settimana", ha poi constatato Trump, "ciò non sta facendo fare bella figura alla Russia, di fatto la sta facendo sembrare una 'tigre di carta'".

La risposta del Cremlino

Un'espressione, quest'ultima, che non sembra essere andata giù al Cremlino, il cui portavoce, Dmitry Peskov, ha avvertito oggi che la Russia "non è una tigre di carta ma un orso vero". "L'idea che l'Ucraina possa riconquistare qualcosa è un errore", ha avvertito Peskov in una conferenza stampa nella quale, con toni sempre cauti nei confronti di Washington, ha osservato che il post di Trump è stato pubblicato dopo il colloquio con Zelensky e quindi "appare influenzato dal suo punto di vista".

Zelensky si fida di Trump

Questa interpretazione viene addirittura rivendicata da Zelensky, il quale ha sottolineato che Trump ora lo ascolta e "si fida più di lui che di Putin" dopo essersi reso conto che il presidente russo gli avrebbe mentito a proposito della situazione sul terrenoZelensky si è detto soddisfatto del suo colloquio di ieri con Trump e i tempi della lite in diretta nello Studio Ovale sembrano oggi lontanissimi.

Un segnale dall'Europa

Di un "buon segnale" da parte di un presidente che "si è reso conto del fallimento dei suoi sforzi nel convincere Putin a porre fine alla guerra" ha parlato invece il ministro degli Esteri tedescoJohann Wadephul, che ha esortato l'Europa a "crescere" e fare la sua parte. Anche perché, se da una parte Trump ha forse voluto indicare a Putin che la sua pazienza sta raggiungendo il limite, in quel messaggio su Truth di impegni concreti statunitensi, salvo il continuare a fornire armi alla Nato, non c'è traccia alcuna.

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Autore
Agi.it

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