Ucraina, la Danimarca taglia il fondo per gli aiuti. I socialdemocratici: “Presto sarà il turno di altri Paesi”

  • Postato il 5 dicembre 2025
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La Danimarca ridurrà gli aiuti finanziari e militari all’Ucraina nel 2026. Come riferisce la testata online del servizio pubblico danese DR, “il prossimo anno la Danimarca donerà 9,4 miliardi di corone” rispetto ai 16,5 miliardi del 2025 e ai quasi 19 miliardi del 2024. Il ridimensionamento riguarda infatti un Paese che dal 2022, anno dell’invasione russa, è stato tra i Paesi europei che hanno contribuito maggiormente alla difesa ucraina. La decisione sarebbe legata all’esaurimento del fondo speciale per l’Ucraina, istituito nel 2023, che ha già erogato circa 70 miliardi di corone in aiuti militari. Il primo ministro Mette Frederiksen (nella foto con Volodymyr Zelensky) aveva più volte sottolineato “quanto sia importante inviare fondi all’esercito ucraino” e in ottobre aveva esortato i partner europei ad “aumentare il nostro sostegno finanziario e militare all’Ucraina. (…) L’Ucraina è oggi la garanzia della sicurezza dell’Europa. Il nostro sostegno all’Ucraina è un investimento diretto nella nostra sicurezza. E quindi dobbiamo fornire finanziamenti a lungo termine alle forze armate ucraine”.

Alcuni esponenti politici ritengono che non sia il momento di ridurre gli aiuti. Stinus Lindgreen, portavoce del partito social liberale Radikale Venstre per la difesa, ha dichiarato che “il problema è che da molto tempo non stanziamo nuovi fondi. Se riteniamo che sia così importante sostenere l’Ucraina, allora è ora di sederci al Folketing (il parlamento danese, ndr), e assicurarci di avere i fondi necessari”. Lindgreen ha aggiunto che gli importi degli ultimi due anni erano invece adeguati e sarebbe opportuno tornare a quel livello, utilizzando parte dei miliardi già destinati alla difesa: “Si tratterebbe di prelevare denaro che abbiamo già concordato di destinare alla difesa… già stanziato”. Ha inoltre sottolineato che “la situazione in Ucraina resta critica. Non è questo il momento di ridimensionare le nostre ambizioni. Né in Danimarca né a livello internazionale”.

Volendo fare una comparazione, altri Paesi nordici aumentano o mantengono i loro contributi: la Norvegia ha stanziato 54,3 miliardi di corone per il 2026, la Svezia poco più di 27 miliardi. Secondo il Kiel Institut, la Danimarca rimane il Paese che ha fornito il maggior sostegno all’Ucraina rispetto al Pil. Simon Kollerup, portavoce dei Socialdemocratici per la difesa, ha dichiarato che “è naturale che il nostro sostegno si stia stabilizzando… Credo anche che sia giusto dire che si tratta di un sostegno che va ben oltre ciò che la nostra dimensione effettiva richiederebbe. Quindi penso che sia abbastanza naturale che il profilo del sostegno sia in calo”.

Kollerup ha precisato che non è ancora stata presa una decisione definitiva sul futuro del fondo: “Credo che daremo più soldi rispetto al profilo attuale. Ma ho qualche dubbio che saremo necessariamente in prima linea come abbiamo fatto in passato”. La maggior parte dei miliardi è stata spesa nei primi tre anni di guerra, “ma presto sarà il momento anche per altri Paesi di contribuire”. Perché, precisa, “siamo un piccolo paese con un’economia sana e un elevato potere decisionale… Ma credo anche che ci sia spazio per altri paesi di farsi avanti”. L’intenzione è dunque quella di un progressivo ridimensionamento del contributo, pur lasciando aperta la possibilità di ulteriori stanziamenti in base all’evoluzione della situazione ucraina.

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