Ucraina: gli Usa, siamo all'ultimo miglio. Domani telefonata Putin-Trump
- Postato il 17 marzo 2025
- Di Agi.it
- 1 Visualizzazioni

Ucraina: gli Usa, siamo all'ultimo miglio. Domani telefonata Putin-Trump
AGI - Non si è mai stati più vicini di oggi a un accordo di pace tra Russia e Ucraina. Lo ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karolin Leavitt. "Siamo all'ultimo miglio (letteralmente: "dieci iarde", nda) verso la pace, non siamo mai stati più vicini di oggi a un accordo e il presidente è determinato a ottenerne uno", ha detto Leavitt in conferenza stampa.
Il Cremlino ha confermato che domani i presidenti russo e americano parleranno al telefono in un colloquio che avrà al centro il possibile accordo per mettere fine alla guerra. Vladimir Putin e Donald Trump tornano a parlarsi dopo che la Russia ha, di fatto, rimandato al mittente la proposta di tregua di 30 giorni uscita dai colloqui di Gedda tra le delegazioni ucraina e statunitense, invitando le parti a modificarla sulla base anche dei suoi interessi.
La scorsa settimana, Putin ha detto di essere d'accordo con l'idea di un cessate il fuoco, ma ha avvertito di avere "serie domande" su come verrebbe implementato. "Vogliamo vedere se possiamo porre fine a questa guerra", ha ribadito Trump. "Forse possiamo farcela, forse no, ma penso che abbiamo ottime possibilità". Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha accettato la tregua parziale, mentre i suoi alleati europei hanno criticato Putin per non essersi impegnato a fermare immediatamente e senza condizioni i combattimenti.
Il sospetto è che Mosca miri a prolungare il più a lungo possibile i negoziati, poiché ritiene di essere in vantaggio sul piano militare. La Russia, seppur ad alto prezzo, sta riconquistando terreno sul nemico nella sua regione meridionale di Kursk, mentre la pausa nella condivisione di intelligence voluta dagli Stati Uniti ha danneggiato le forze ucraine.
"Parleremo di terra", ha anticipato il presidente Usa, "e parleremo di centrali energetiche, questa è una grande questione". Il riferimento dovrebbe essere alla centrale di Zaporizhzhia, conquistata dai russi nei primi giorni della guerra, e che si trova in una delle regioni che Mosca ha annesso alla Federazione Russa, ma che controlla solo parzialmente. La cessione di territori (la Russia occupa quasi il 20% dell'Ucraina) è tra le questioni più delicate dei negoziati.
Diversi funzionari dell'amministrazione Usa hanno ammesso che Kiev dovrà fare concessioni in cambio della pace. Putin ha posto il riconoscimento della Crimea e delle quattro regioni annesse nel Sud-Est tra le condizioni per aderire a un cessate il fuoco, insieme al veto sull'adesione ucraina alla Nato e a un accordo di non dispiegamento di truppe straniere in Ucraina. Kiev continua a ribadire che l'integrità territoriale è una "linea rossa" su cui non negozierà, ma si è dimostrata flessibile sull'ipotesi di una revoca delle sanzioni e della rinuncia all'ingresso nell'Alleanza atlantica.
Nell'ottica russa, le conquiste territoriali sono solo una pedina di scambio in un negoziato, che per Putin ha come obiettivo finale una nuova architettura di sicurezza in Europa che stabilisca una linea rossa per l'espansione verso Est della Nato nei prossimi decenni. Per questo, anche i temi legati alle relazioni bilaterali con gli Stati Uniti saranno cruciali nella telefonata di domani.
Media, Starmer pronto per l'invio di truppe a lungo termine
Il primo ministro britannico Keir Starmer è pronto a inviare truppe in Ucraina per un periodo prolungato per sostenere un eventuale cessate il fuoco nella guerra avviata dalla Russia e per impedire ulteriori invasioni. Lo scrive il Times citando una fonte del governo. "Sarebbe un impegno a lungo termine, stiamo parlando di anni. Il tempo necessario per preservare un accordo di pace e scoraggiare la Russia", ha affermato la fonte. I leader della Difesa della coalizione dei volenterosi si incontreranno giovedì a Londra per discutere "in modo molto specifico" dove dovranno essere dispiegate le forze di mantenimento della pace e secondo quanto riportato dal Times, è probabile che le regole di ingaggio vengano discusse nei prossimi giorni.
Cremlino, l'Ue cerca un nemico estero per militarizzare l'Europa
L'Ue sta cercando di creare un nemico esterno artificiale nella Russia per giustificare la sua politica di militarizzazione dell'Europa. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un'intervista a RT rilanciata da Ria Novosti. Secondo il portavoce del Cremlino la "minaccia russa" per l'Europa è del tutto effimera. "Si tratta semplicemente di tentativi di creare un nemico esterno artificiale per giustificare una linea militarista, per la militarizzazione dell'Europa", ha detto il portavoce di Vladimir Putin, che ha ribadito che l'invio di forze di peacekeeping e altri contingenti in qualsiasi territorio è possibile solo con il consenso delle parti.
Continua a leggere...