Uccide la nonna a colpi di forbice, il nipote oggi nega tutto davanti al giudice: “Non ero a casa”

  • Postato il 24 settembre 2024
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Genova. “Non sono stato io, non ero in casa” ha detto stamattina Simone Monteverdi al gip Angela Nutini e alla pm Francesca Rombolà nell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto nel carcere di Marassi.

Monteverdi, 20 anni, è accusato di aver ucciso a colpi di forbice la nonna di 82 anni, Andreina Canepa. E’ stato lui stesso sabato a chiamare il 112 dicendo: “La nonna è morta, ma io sto bene”. Poi ha confessato l’omicidio agli inquirenti durante l’interrogatorio in caserma, e ha detto ai carabinieri dove aveva lanciato le forbici,senza riuscire tuttavia a dare una vera spiegazione del delitto.

Oggi ha negato tutto ma soprattutto a chi ha assistito all’interrogatorio è apparso completamente diverso da due giorni fa. Ha detto di voler uscire dal carcere, perché lui è una brava persona e di non capire perché deve stare in cella. L’avvocata che lo assiste, Ilaria Tulino, ha chiesto la perizia psichiatrica per il ragazzo che anche oggi è apparso tutt’altro che lucido. “Ci sono disturbi psichiatrici importanti da accertare con urgenza” spiega l’avvocata che ha chiesto anche una seconda visita medica urgente in carcere dopo l’interrogatorio di questa mattina. Il timore è che possa compiere gesti autolesionistici.

Il giovane viveva da solo con la nonna dopo che la madre separata negli ultimi mesi era andata a convivere con il nuovo compagno e la sorella aveva fatto lo stesso. E poi da nove mesi aveva smesso di andare a scuola: restava tutto il giorno a letto e usciva solo per accompagnare la nonna per fare alcune commissioni. Un ragazzo che a chi ha avuto modo di parlare con lui dopo il delitto, appare senza dubbio un ragazzo con disturbi gravi che fino ad oggi nessuno aveva mai diagnosticato.

A casa del ventenne nell’ultimo periodo erano però arrivati sia la polizia sia i carabinieri, chiamati dai famigliari dopo gli scatti d’ira del ragazzo che però non erano mai degenerati in vera violenza. La madre si era rivolta anche agli assistenti sociali del Comune di Lavagna: l’incontro sarebbe stato in programma per oggi. 

Intanto la pm Francesca Rombolà ha conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo dell’anziana.

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