Tutti in fuga da X ma le alternative?
- Postato il 26 novembre 2024
- Di Focus.it
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Elon Musk ha trasformato X.com, l'ex Twitter, in un social network al centro di polemiche e divisioni. Il suo legame con il neo presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, e una serie di decisioni controverse, come il reintegro di account sospesi per istigazione all'odio o la modifica delle regole sui contenuti bloccati, hanno spinto molti utenti e aziende ad abbandonare la piattaforma negli ultimi giorni.
Tra i primi account di prestigio a chiudere c'è stato quello del quotidiano britannico The Guardian, mentre in Italia sono sempre più numerose le personalità del mondo della musica e dello spettacolo che rinunciano ai loro follower e ai guadagni derivanti, pur di non essere parte dell'universo X.. Qualche numero. Gli effetti sono evidenti se si vanno ad analizzare i dati: il 7 novembre, all'indomani dell'elezione di Trump, X ha registrato ben 115.000 disattivazioni in appena 24 ore, il peggior dato da quando Musk è al comando, e i riscontri dei giorni seguenti non sono stati certo più positivi. Ma dove vanno a finire pensieri e post di chi chiude la propria pagina sull'ex Twitter?
Le alternative principali sono due: Threads – il social di Meta, gemellato con Instagram, che ha raggiunto 275 milioni di utenti mensili, quasi il 30% dei quali negli ultimi tre mesi – e Bluesky, una novità assoluta nel panorama del web.
Con la sua architettura decentralizzata, infatti, la giovane piattaforma indipendente conta oggi oltre 21 milioni di iscritti in rapido aumento, avanzando, nelle prime settimane post-elettorali, a un ritmo di 500.000 nuove adesioni al giorno. Ma andiamo a vedere nel dettaglio.. Semplice e intuitivo. Threads sta costruendo il suo successo sull'integrazione con Instagram, e quindi con Meta (la società di Mark Zuckerberg) che ha facilitato il passaggio alla nuova piattaforma grazie a una rete di contatti già pronta. Il social punta su un'esperienza familiare e immediata, perfetta per influencer e aziende che desiderano spostarsi senza perdere il proprio pubblico.
Ciononostante, la mancanza di strumenti per sponsorizzare i post limita le possibilità di monetizzazione, un elemento critico per molti creatori di contenuti. Il rovescio della medaglia, però, è che al momento – proprio per via dell'impossibilità di arricchirsi – Threads ha accolto soprattutto utenti che hanno voglia di confrontarsi e tornare a scambiare le proprie idee senza condizionamenti economici.
Durerà? Probabilmente no, in ogni caso quella lanciata lo scorso anno da Meta è finora la più concreta alternativa a X.com, rafforzando il panorama delle piattaforme competitive.. Indipendente e libero. Bluesky offre invece un'alternativa a chi privilegia autonomia e trasparenza. Sviluppato con una struttura decentralizzata, ha infatti una licenza completamente libera, registrata su GitHub dal MIT di Boston, e consente agli utenti di scegliere server personalizzati, garantendo il controllo sui propri dati e un'esperienza più etica: filosofia particolarmente apprezzata da chi vuole sfuggire alle logiche dei colossi tecnologici.
A rendere più semplice la transizione da una piattaforma all'altra contribuiscono strumenti come quelli offerti dalla startup brasiliana BlueArk, che permette di migrare interi profili da X mantenendo i post originali intatti. Inoltre, il social della "farfalla" (che appare stilizzata nel logo, simile a quello del vecchio Twitter), sta crescendo a ritmi piuttosto rapidi, trainato tra l'altro dal mondo della scienza.
Sono sempre di più, infatti, i ricercatori e gli scienziati che si stanno iscrivendo a Bluesky, attirati dalla possibilità di discutere in ambienti più sicuri e liberi da algoritmi manipolativi. Tale convergenza di menti accademiche e scientifiche suggerisce che sia in atto un cambio di paradigma nei social network, e che sicurezza, etica e trasparenza possano essere i nuovi piloti del cambiamento..