Turismo in calo a Ferragosto: rispetto all’anno scorso un milione di italiani in meno in partenza. E la spesa media scende
- Postato il 13 agosto 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Ferragosto deve ancora arrivare e solo allora si potranno avere dei dati precisi sull’effettivo stato di salute del turismo italiano. Ma, al netto delle esternazioni della premier Giorgia Meloni, secondo cui la crisi del turismo estivo è una bufala, le stime dell’Osservatorio turismo di Confcommercio e Swg paiono confermare il calo di presenze nelle località di villeggiatura della Penisola. Nel momento più caldo dell’estate, il 2025 dimostra di essere un po’ in affanno rispetto all’anno precedente: a Ferragosto saranno 12 milioni gli italiani in vacanza, un milione in meno rispetto al 2024.
Secondo l’indagine la diminuzione è legata soprattutto ai rincari che negli ultimi anni non hanno dato tregua ai cittadini. Dalla bolletta della luce al carrello della spesa, fino ai prezzi alle stelle delle località balneari e delle strutture ricettive, il costo per partire è diventato sempre più salato. Intanto il settore guarda già alla prossima stagione, adagiato ormai su un bilancio di mezza estate che racconta di spiagge, borghi e montagne meno affollate e di un contesto economico che invita più al risparmio che alla spesa. Alcune località provano a colmare i vuoti con ospiti stranieri. Ma l’assenza di italiani rischia di pesare sul bilancio della stagione delle strutture.
“Ferragosto resta il cuore della stagione turistica italiana – osserva Vittorio Messina di Assoturismo Confesercenti – ma la domanda interna si muove con cautela”. Così, molte famiglie hanno cambiato abitudini: invece dell’albergo o dell’agriturismo, oggi si preferisce la comodità di una seconda casa o l’ospitalità – quindi il risparmio – di amici e parenti. Questa scelta, che riguarda sempre più persone (quasi tre italiani su 10), permette di ridurre i costi ma segnala anche un potere d’acquisto sempre più ridotto, soprattutto per il ceto medio. Quelli che in vacanza ci vanno sono per lo più di età compresa tra i 35 e i 54 anni, e provengono dal Nord Ovest e Nord Est. Viaggiano in coppia nel 62% dei casi, con i figli per il 35%, e otto su 10 restano in Italia.
La durata media delle vacanze si allunga a 13 giorni contro gli 11 del 2024, ma la spesa media cala a 570 euro a testa. Le mete preferite restano mare (45%), montagna (19%) e campagna (9%). In Italia guidano Puglia, Calabria, Trentino Alto Adige e Sicilia. Per l’estero vincono Spagna, Grecia e Francia. Tra le strutture extra-alberghiere, b&b, affitti brevi e agriturismi pesano rispettivamente il 14%, 12% e 11%. Il ponte compreso tra il 15 e il 17 agosto vedrà oltre 12,4 milioni di pernottamenti e un tasso medio d’occupazione dell’88%: 93% nelle località marine, 92% sui laghi, 90% in montagna. Le città d’arte si fermano al 76% per il caldo. Sud e Isole registrano il picco (91%), mentre Valle d’Aosta e Liguria sfiorano il tutto esaurito. Sul fronte ristorazione, oltre 5 milioni di clienti nei 91mila ristoranti aperti (70% del totale) per il pranzo di Ferragosto, con in media menu a 61 euro e una spesa di 314 milioni. In agosto i consumi fuori casa toccheranno i 9,3 miliardi di euro (5,4 miliardi nei ristoranti, 1,8 nei bar). Questo mentre 7,5 milioni di italiani opteranno per picnic o grigliate. Per quanto riguarda gli spostamenti, sulle strade – dove si prevedono oltre 12 milioni di veicoli – è scattato il bollino rosso. Giorni di fuoco in cui l’Anas decide di potenziare il personale e sospendere oltre l’80% dei cantieri fino a settembre.
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