Turismo 2025, l’anno della svolta? Angelo Galtieri (Alassio): “Vacanze di pochi giorni ma ripetute, prenotazioni in extremis, micro famiglie e single”

  • Postato il 10 agosto 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Alassio Angelo Galtieri

Alassio. La perla della Riviera, Alassio, ma non solo. Un drastico cambio nel turismo, che quest’anno sembra accentuato, con vacanze ridotte a pochi giorni, prenotazioni all’ultimo minuto guardando il meteo, nuclei familiari sempre più ridotti. Insomma qualcosa che assomiglia a una svolta epocale, non sappiamo se può portare a una crisi.

Abbiamo chiesto il parere di Angelo Galtieri, vice sindaco di Alassio con delega al turismo, titolare di un hotel e concessionario di uno stabilimento balneare, con antenne un po’ in tutta la provincia. Insomma, la persona giusta per rispondere alle domande di cui sopra.

Galtieri, cominciamo dalla polemica del giorno, quella secondo cui la spiaggia di Alassio sarebbe la più cara d’Italia.
“Ovviamente non è così. Non voglio fare polemiche con Altroconsumo, che l’ha pubblicata, ma sarebbe facile smentirla. Certo la nostra spiaggia ha dimensioni ridotte, una tipologia di grande qualità della sabbia e dei fondali. E’ un po’ più cara di altre perché risponde ai normali meccanismi della domanda e dell’offerta, a cominciare dal prestigio del nome di Alassio”.

La stagione come va?
“Con un trend ormai consolidato, compreso l’arrivo di più stranieri che possono eventualmente compensare gli italiani. Abbiamo perso qualche tedesco, ma rafforzato gli arrivi di svizzeri, olandesi e soprattutto di francesi, i quali si sono accorti che la Liguria costa molto meno della Costa Azzurra, ma è altrettanto bella se non di più. Non abbiamo enormi complessi da 4-500 camere, ma hotel agili, funzionali, familiari, in grado di offrire un’ottima ospitalità”.

Ormai siamo alla vacanza di due o tre giorni magari dopo aver consultato il meteo, suoi colleghi anche di prestigio hanno qualche camera libera persino in questo periodo. Cambi epocali, possono essere segnali di crisi?
“No, non credo. Una volta si andava in vacanza due volte l’anno, ora quasi di continuo, è ovvio che il periodo di permanenza sia diminuito e sia anche ridotto a pochi giorni, senza contare che al mare si va quasi tutto l’anno, non c’è più la stagionalità di un tempo. C’è più rotazione, e’ un fatto culturale di cui occorre tenere conto, organizzando gli alberghi in modo diverso. Non ci sono neanche più i nuclei familiari numerosi come un tempo, per esempio i ragazzini rifiutano di stare in vacanza con i genitori un’intera settimana, e questo riguarda anche gli stranieri”.

Quindi?
“E’ un’evoluzione che dobbiamo non subire ma affrontare, compreso il fatto che arrivano micro famiglie e anche tanti single. Può essere che nel 2025 queste tendenze si siano accentuate, forse cristallizzate definitivamente. La nostra hoteleria ha l’esperienza, la competenza, la professionalità e la passione per farcela, il tempo dei soldi facili è finito”.

Uscendo da Alassio che stagione percepisce?
“In provincia direi bene, con le caratteristiche di cui abbiamo appena parlato. Forse meno bene per quanto riguarda la Liguria nel suo complesso, ma non ho numeri sufficienti per poterlo affermare”.

Qual è il problema principale che deve affrontare Alassio?
“L’overtourism, e in particolare le gang di minorenni che si riversano nelle nostre località e soprattutto ad Alassio, attirate dal prestigio del nome. Le forze dell’ordine fanno molto, considerati anche i problemi di organico che hanno, e si sta ricorrendo anche alla vigilanza privata. Ma sono situazioni difficili da affrontare e controllare. Questi ragazzi arrivano da fuori, non sappiamo quando ne’ che cosa facciano, ma sono un fenomeno molto preoccupante”.

Autore
Il Vostro Giornale

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