Turchia, Erdogan tenta il dialogo con Ocalan per dividere i curdi in Siria ma in patria arresta i loro sindaci: 5 in pochi mesi
- Postato il 17 gennaio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Mentre l’esercito turco bombarda i civili curdi a est della città siriana di Aleppo, uccidendo anche due giornalisti, il governo del presidente Recep Tayyip Erdogan cerca – non è dato sapere se genuinamente o per dividere le milizie curde siriane del Ypg che hanno uno stretto legame con il Pkk – di dialogare con Abdullah Ocalan e il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, offrendo la possibilità addirittura di toglierlo dalla lista delle organizzazioni terroristiche. E potrebbe non essere un caso che a Ocalan, dopo anni, sia stato permesso di ricevere per ben due volte nell’ultimo mese le visite di alcuni parlamentari nella isola-prigione di Imrali dove sta scontando l’ergastolo.
Intanto sul terreno, ogni giorno si fa sempre più fitta la lista dei sindaci – di etnia turca e curda – che vengono prelevati dal letto all’alba e arrestati. In queste ultime due settimane la lista si è allungata in modo impressionante. Il nome più influente è quello del primo cittadino del grande quartiere di Beşiktaş, a Istanbul. Rıza Akpolat è detenuto per 4 giorni con accuse tra cui “appartenenza a un’organizzazione criminale”, “offerta collusiva” e “arricchimento ingiusto”. Dopo un controllo medico, ieri è stato condotto davanti al tribunale di Çağlayan e oggi rilascerà una dichiarazione al pubblico ministero, che deciderà se deferirlo in tribunale o rilasciarlo.
L’arresto ha scatenato una protesta di fronte alla sede municipale. Özgür Özel, leader del maggior partito di opposizione, il repubblicano laico Chp, il sindaco della municipalità metropolitana di Istanbul Ekrem İmamoğlu, anch’egli del Chp, il sindaco di Ankara Mansur Yavaş, assieme ai sindaci di altre province e ad altri dirigenti del Chp hanno manifestato di fronte al palazzo municipale di Beşiktaş. Anche il presidente provinciale del Chp di Istanbul Özgür Çelik ha invitato la popolazione a partecipare alla protesta. Nei giorni precedenti era stata la volta dei copresidenti del comune distrettuale di Akdeniz della provincia di Mersin, Hoşyar Sarıyıldız e Nuriye Arslan, e i membri dell’assemblea comunale Özgür Çağlar, Hikmet Bakırhan e Neslihan Oruç del Partito per l’uguaglianza e la democrazia dei popoli (DEM) – evoluzione del partito filo curdo democratico dei Popoli Hdp – che sono stati arrestati durante le retate della polizia.
La repressione non conosce soste. L’ufficio del procuratore capo di Mersin, città costiera del sud est, ha avviato un’indagine per “propaganda di un’organizzazione terroristica“, “appartenenza a un’organizzazione terroristica armata”, “violazione della legge sulla prevenzione del finanziamento del terrorismo” e “opposizione alla legge n. 2911 su riunioni e dimostrazioni”. Cinque persone sono state arrestate mentre la polizia ha effettuato una perquisizione anche nel comune di Akdeniz. L’agenzia Mezopotamya ha riferito che c’è un ordine di segretezza sul fascicolo.
Alle elezioni locali tenutesi il 31 marzo 2024, il partito Dem ha vinto con il 36,92% dei voti nel distretto di Akdeniz della provincia di Mersin (47 mila 843 voti). “La polizia ci ha impedito di entrare in comune di Akdeniz – ha raccontato Ali Bozan, parlamentare Dem di Mersin -, affermando che il governo ha nominato un fiduciario per gestire il comune. La nomina di fiduciari a posizioni elettive è un’usurpazione, un furto alla volontà del popolo”. “Abbiamo vinto il comune di Akdeniz alle elezioni locali del 31 marzo in seguito alla libera decisione di decine di migliaia di persone . ha aggiunto Bozan su X -. Oggi, vogliono nominare un fiduciario governativo al posto di quella volontà. Invitiamo tutti coloro che in questa città sono dalla parte della giustizia di fronte all’edificio municipale alle 10”.
L’Associazione medica turca (Ttb) ha affermato che la nomina di fiduciari governativi presso i comuni è “un segno che sia il diritto di voto che quello di candidarsi alle elezioni vengono deliberatamente e costantemente ignorati e che il sistema giudiziario viene utilizzato come arma in linea con gli interessi politici del governo”. La dichiarazione prosegue con queste parole: “Ricordiamo ancora una volta che è impossibile lavorare per la salute o la scienza senza un ambiente democratico e pacifico; e invitiamo l’autorità politica a rispettare il diritto di voto e di candidarsi alle elezioni e la volontà del popolo”.
Dalle elezioni locali del 31 marzo 2024, sono stati già nominati i fiduciari governativi in 5 municipalità governate dal partito Dem e 2 dal Chp. Mehmet Sıddık Akış, sindaco Dem di Hakkari, è stato licenziato il 3 giugno e al suo posto è stato nominato un fiduciario governativo. Il 30 ottobre è stata la volta di Ahmet Özer, sindaco del CHP del distretto di Esenyurt. Il 4 novembre, il sindaco metropolitano di Mardin Ahmet Türk, quello di Batman Gülistan Sönük e quello del distretto di Halfeti della provincia di Şanlıurfa Mehmet Karayılan sono stati rimossi dai loro incarichi. Il 22 novembre è toccato al sindaco di Dersim Cevdet Konak (Dem) e a quello di Ovacık Mustafa Sarıgül (Chp).
Oggi la Turchia è di fatto un ologramma della democrazia che avrebbe voluto essere: non ha mai raggiunto la piena maturità da quando venne fondata da Kemal Atarurk un secolo fa sulle ceneri del dissolto impero Ottomano.
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