Tumori: la reazione immunitaria dipende dall'età

  • Postato il 21 gennaio 2025
  • Di Focus.it
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Il sistema immunitario è la prima barriera difensiva dell'organismo dal cancro, ma il suo modo di "vedere" i tumori dipende (anche) dall'età del paziente. Un gruppo di scienziati svedesi ha studiato per la prima volta come il sistema immunitario dei bambini reagisce a diversi tipi di tumori in base all'età dei giovani ammalati. Scoprendo che la reazione immunitaria alle cellule tumorali varia molto tra adulti e bambini, e che questa differenza potrebbe aiutarci a studiare trattamenti davvero personalizzati per la cura del cancro. La ricerca è stata pubblicata su Cell.. Un nuovo livello. «Se vogliamo curare adeguatamente il cancro infantile, dobbiamo scoprire come viene attivato e regolato il sistema immunitario dei bambini con cancro e quali fattori influenzano le loro risposte immunitarie», dice Petter Brodin, professore di immunologia pediatrica presso il Dipartimento di Salute delle Donne e dei Bambini, Karolinska Institutet, e pediatra presso l'Ospedale pediatrico Astrid Lindgren, Karolinska University Hospital, in Svezia. «Finora la medicina di precisione del cancro si era concentrata soprattutto sulle proprietà dei tumori. Caratterizzando il sistema immunitario, stiamo introducendo una dimensione del tutto nuova, che determinerà il futuro della terapia oncologica pediatrica».. Analisi genetiche. Gli scienziati hanno seguito 191 pazienti tra gli 0 e i 18 anni che erano stati in cura all'Astrid Lindgren Children's Hospital per diversi tipi di tumori solidi (caratterizzati da una massa compatta di tessuto) dal 2018 al 2024. Il team ha analizzato cellule tumorali e sangue dei pazienti per risalire alle mutazioni genetiche espresse dai tumori, e per capire quali geni fossero attivi contro di essi nel sistema immunitario.. Reazione meno decisa. I diversi tumori scatenavano risposte immunitarie di diversa intensità. E - soprattutto - i tumori pediatrici sembrano attivare il sistema immunitario in modo minore rispetto a quelli che interessano corpi adulti. Questo sembra dipendere dal fatto che, nei bambini, i tumori sono associati a livelli minori di infiammazione e recano meno mutazioni riconoscibili come "estranee" dal nostro scudo immunitario. Come risultato, il sistema immunitario dei bambini non bersaglia i tumori con la stessa intensità.. La cura più adatta. La scoperta ha ricadute terapeutiche importanti, perché potrebbe spiegare come mai certe forme di immunoterapia siano meno efficaci nei bambini. Per esempio i farmaci inibitori dei cosiddetti checkpoint immunitari, che "tolgono il freno" ai linfociti T ripristinando una risposta immune efficiente nei confronti delle cellule tumorali, possono risultare poco efficaci contro i tumori pediatrici perché richiedono che le cellule immunitarie siano attivate contro i tumori. Cosa che di solito, nei bambini, inizialmente non succede. «I bambini hanno probabilmente bisogno di diversi tipi di immunoterapie, che siano più focalizzate sull'innescare le cellule immunitarie per attaccare le cellule tumorali da zero», dice Brodin.. Negli esami di routine. Gli scienziati sono riusciti a misurare come cambiava nel tempo la popolazione di cellule T killer (le cellule immunitarie incaricate di uccidere le cellule tumorali) durante le cure contro il cancro in alcuni dei bambini. In futuro, sperano che analisi di questo tipo possano accompagnare la caratterizzazione genetica dei tumori, per offrire un quadro più completo di come i tumori e l'organismo chiamato a difendersi interagiscono..
Autore
Focus.it

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