Tudor punta il Parma: "Voglio una Juve solida". E poi spiega: "Essere sottovalutati è uno stimolo"

  • Postato il 23 agosto 2025
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Prima conferenza stagionale per Igor Tudor. L’allenatore della Juventus apre il campionato contro il Parma, unica formazione ad averlo battuto in Serie A da quando è subentrato a Thiago Motta. Il mercato aperto è uno dei tanti temi di attualità, non particolarmente gradito al 47enne di Spalato. Per il resto c’è da fare subito punti, in vista di un torneo che non vede i bianconeri tra i favoritissimi.

Il caso Koop e il nuovo vice-capitano

Sensazioni positive per Igor Tudor alla prima stagionale davanti al proprio pubblico. Tra i temi iniziali della conferenza ci sono i casi individuali come Koopmeiners e Locatelli: “L’olandese farà una bella stagione, l’ho già detto. Sono felice che Locatelli sia rimasto: è il nostro capitano. A proposito, Bremer sarà il vice. A quest’ultimo basta giocare, un paio di partite e riprenderà la migliore condizione come tutti. La preparazione è stata un po’ cortina“.

Sempre su Locatelli: “Sarà il rigorista, se lo è meritato. Ma non è un argomento così importante, non gli do così tanto peso sebbene sia contento di avere gente come lui, Yildiz, Conceicao o David che hanno capacità di farlo. Anche Koop e Cambiaso sono bravi“. Una parola anche su Joao Mario: “Molto bravo, deve lavorare per migliorare difensivamente“. Infine, blindato Miretti: “E’ un giocatore che mi piace, purtroppo si è fatto male. Deve crescere ma può diventare un giocatore serio. Manca ancora qualcosa, dipende da lui dove può arrivare“.

La gestione dell’attacco

Gli attaccanti sono un bel rebus per i bianconeri: “Mi aspetto ancora più freschezza, ancora qualcosa di più. Tutta la squadra deve provare ad andare avanti con più giocatori possibile, senza perdere equilibrio. Lavoriamo anche sulla fase difensiva, le connessioni sono sempre migliori ma c’è sempre da migliorare. David è un buon giocatore, molto concentrato e applicato. Si muove bene in area, è sempre pericoloso e ascolta: quello che gli dici, fa“.

Allenatori top e calciomercato

Ai nastri di partenza ci sono tanti allenatori top. Igor Tudor non si sbilancia su sé stesso: “Non sta a me dirlo, vedo comunque che tutte le squadre hanno allenatori forti. I giocatori sono più importanti ma gli allenatori possono fare la differenza“. Ma la Juve quanto è competitiva a 9 giorni dalla fine del mercato? “Sono contento della squadra che ho, il mercato è ancora aperto e ho fiducia nel club. La società conosce i miei pensieri. Favoriti o non favoriti? Questi giochi mentali mi fanno ridere. Tutto fumo, conta solo il campo“.

Bianconeri sottovalutati uno stimolo

Mercato aperto e preparazione corta: due difficoltà con cui convivere per la Juventus. Igor Tudor non cerca alibi: “Sono due cose che non fanno piacere ma vanno accettate. Uno pensa che arriva alla Juve ed è tutto perfetto ma i problemi ci sono anche qui, come ci sono stati nelle altre squadre che ho allenato. La perfezione non esiste“. Qualcuno ritiene che i bianconeri siano sottovalutati: “Leggo poco, mi dicono quarta, quinta o sesta. Questo può essere uno stimolo“.

Sull’esordiente Cuesta: “Le prime giornate sono un’incognita per tutti. Se Cuesta allena in Serie A significa che è preparato“. Dusan Vlahovic potrebbe ancora andare via: “Non so cosa succederà, se la vedrà il club“. Ma la Juve di Tudor a che punto è? “E’ un organismo vivo, non la vedremo mai completa. Io cambio di continuo, lavoro col mio staff sempre su cose nuove per cui non esiste nulla di definito o identificabile con una percentuale“. Aver fatto parte del passato della Juve non conta nulla: “Conta solo essere bravi“.

La chiusura della conferenza è un aggettivo per definire la Juve che Igor Tudor vuole vedere col Parma: “Solida“. Un’arma non troppo segreta e che trova fondamento nella storia stessa del club bianconero.

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