Tudor con molti dubbi e una difesa che non convince (e perde pezzi), Allegri con tante certezze: come arrivano Juventus e Milan al big match

  • Postato il 4 ottobre 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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La settimana più dolce per Max Allegri si conduce nel modo più strano. Quella tra le più importanti per Igor Tudor si consuma all’insegna delle indicazioni dal campo e dall’infermeria. È l’antipasto lento che porta a Juventus-Milan, il big match che chiude la sesta giornata di campionato prima della sosta. Probabilmente, Allegri non poteva arrivarci in maniera migliore. Tudor, invece, con qualche dubbio di troppo da risolvere.

Qui Juve

Il 2-2 in casa del Villarreal ha mostrato ancora una volta una cosa: la Juve ha carattere e può contare su un Francisco Conceiçao sempre più determinante. Il portoghese ha giocato in totale quattro partite tra campionato e Champions, segnando due reti. E l’attacco, in generale, sembra funzionare nonostante i problemi di troppo turnover di cui viene accusato Tudor: la prima punta, tra Vlahovic, David e Openda, viene cambiata praticamente ogni partita. E con risultati non proprio convincenti.

Come a non convincere è la difesa (11 gol subiti nelle ultime 5 partite), che dovrà fare a meno di Cabal. Il terzino era appena tornato a disposizione, ma in Spagna si è dovuto fermare tra le lacrime a causa di una lesione del bicipite femorale. Starà fuori 6 settimane e non potrà aiutare Di Gregorio, che per il Milan ritornerà tra i pali. Ci sarà anche Bremer, lasciato a riposo proprio in vista della sfida contro i rossoneri. Che nelle ultime tre partite, compresa la Coppa Italia, hanno segnato 8 gol.

Qui Milan

Eccolo, il Milan. È primo in classifica ed è sempre più a immagine e somiglianza di Allegri. Anzi, di più. Perché il trend delle ultime gare mostra un attacco in grandissima crescita, nonostante resti la difesa il vero punto forte della squadra. I gol subiti in campionato sono 3 (di cui uno su rigore e due nel disastroso esordio contro la Cremonese), dato che rende la squadra come seconda miglior difesa della Serie A, dietro solo alla Roma (ferma a 1 rete).

La settimana di Allegri, che ritrova da avversario per la prima volta la Juve (con i cui tifosi non si è per nulla lasciato male), è stata senza dubbio particolare. Dopo la vittoria contro il Napoli, per tenere alta la concentrazione, l’allenatore ha imposto subito un giorno di lavoro, prima di concederne uno di riposo il martedì. Situazione inusuale, ma chiara: i giocatori dopo aver vinto contro il Napoli non devono accontentarsi, ma alzare il livello. In difesa Tomori ha recuperato dopo i dubbi sulla sua presenza emersi in settimana, mentre Bartesaghi è pronto a prendere il posto dello squalificato Estupiñan. Se così fosse, per il Milan sarebbe una piccola svolta, perché i 14 giocatori finora impiegati da titolari in campionato, diventerebbero 15.

Un numero che fa riflettere. Di quei 14, vanno contati anche Terracciano (secondo portiere) e Musah (passato poi all’Atalanta): di fatto, Allegri ha deciso di impiegare da subito un numero ristrettissimo di elementi, per consolidare il rendimento della squadra. A questi, oltre a Bartesaghi, si potrebbe aggiungere presto Leao, che è tornato a giocare uno spezzone di partita contro il Napoli. Il Milan arriva a Torino con tante certezze. La Juve, invece, con delle chiavi ancora da trovare. In attacco come in difesa. Con l’obiettivo di entrare veramente dentro quella che sembra essere un’avvincente lotta al primo posto.

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Il Fatto Quotidiano

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