Tudor, Chivu e Pioli: tutte le trappole della Serie A che riparte

  • Postato il 16 ottobre 2025
  • Di Panorama
  • 1 Visualizzazioni

Il campionato che riparte dopo la sosta nazionali che ha certificato la necessità, per l’Italia di Gattuso, di passare dagli spareggi per arrivare al prossimo Mondiale, semina trappole insidiose sul percorso di tante big. Non è un fine settimana banale quello di ritorno dalla pausa internazionale e il calendario ha giocato alcuni brutti scherzi ai tecnici che maggiormente hanno bisogno di risposte per consolidare la propria posizione.

Non sarà una tappa di trasferimento, provando ad utilizzare un’immagine ciclistica. Sul percorso di Juventus, Inter e Fiorentina ci sono dei gran premi della montagna per i quali vale il solito adagio che a ottobre non si vince uno scudetto ma si può cominciare a capire chi lo perde. E lo stesso vale per gli altri obiettivi stagionali intermedi.

Tudor e la Juventus senza certezze

Rischia di sicuro Igor Tudor, se non la panchina della Juventus (che rimane più che salda) l’apertura di una crisi di risultati che è proprio quello che non serve dopo la fila di cinque pareggi consecutivi tra Europa e campionato. Il tecnico croato ritrova una squadra in emergenza difensiva, privata per diverse settimane del pilastro Bremer e con anche Cabal tornato in infermeria. Le nazionali hanno restituito il solito Yildiz straripante di questo avvio di stagione, ma anche un Koopmeiners che non trova più posto nemmeno nell’Olanda.

La Juventus ha davanti tre trasferte consecutive se non decisive, condizionanti per il prosieguo dell’autunno. A Como incontra una squadra che in casa esprime un calcio ormai consolidato e che solo per qualche episodio non ha fruttato il bottino pieno di punti. Poi il viaggio al Bernabeu contro il Real Madrid e, infine, la sfida all’Olimpico con la Lazio che è in crisi a sua volta ma che rappresenta storicamente un ostacolo alto per i bianconeri.

Tudor deve cominciare a dare un volto definitivo alla sua creatura, sciogliere il dubbio sulle gerarchie offensive perché il turn over sta danneggiando Vlahovic, Openda e David, pensare se gli infortuni non rendano necessario il passaggio alla difesa a quattro e immaginare per Koopmeiners un solo ruolo da cui ripartire per salvare il salvabile.

Chivu e l’esame di maturità dell’Inter

L’Inter viene da cinque vittorie di fila che hanno risistemato la classifica in campionato e avviato bene la prima fase di Champions League. L’altra faccia della medaglia è che sono arrivate contro avversarie sulla carta abbordabili mentre l’unico scontro diretto, a Torino con la Juventus, è finito male. I nerazzurri viaggiano per una settimana tra l’Olimpico (Roma), Bruxelles (Union Saint-Gilloise) e per finire il Maradona (Napoli).

Un trittico da giù la maschera che dirà senza mezzi termini se l’Inter è guarita dai difetti di settembre o se il calendario l’ha aiutata a nascondere il tappeto sotto la polvere. Mancherà Thuram infortunato e ci saranno da gestire le fatiche intercontinentali di Lautaro Martinez. Altra sfida per Cristian Chivu: testare fino in fondo la tenuta delle seconde linee offensive. Se va bene, crash test superato, altrimenti…

Pioli e il rischio dell’esonero

La trasferta a San Siro sul campo del Milan è il crocevia della stagione della Fiorentina e di Stefano Pioli. Gode ancora di largo credito tra i tifosi ma la sua Viola non ha ancora vinto nemmeno una partita, langue poco sopra la zona retrocessione e, soprattutto, si sta pericolosamente staccando dal vagone che porta in Europa. Un altro passo falso sarebbe difficile da digerire e aprirebbe scenari fin qui inesplorati.

Per il Milan di Max Allegri, invece, la sfida con la Fiorentina è insidiosa perché la sosta nazionali ha colpito duro sul piano degli infortuni. I rossoneri sono stati i più penalizzati e devono tenere duro perché si entra in una di quelle settimane in cui possono capitalizzare il vantaggio di non doversi occupare della Champions League: contro i viola, insomma, c’è un unico risultato a disposizione nonostante le insidie.

Chi deve maneggiare con grande attenzione il week end di campionato è anche Maurizio Sarri. Castellanos, out per due mesi, si è aggiunto a una lunga lista di indisponibili e la prospettiva è una trasferta sul campo dell’Atalanta che si è rimessa correre. Poi ci sarà la Juventus. Nessuno ha messo sotto accusa il tecnico, ma la pressione dei risultati che mancano comincia a farsi sentire e il doppio passaggio rischia di aggravare la situazione.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti