Tucci (M5S): «Il ritorno dei Comuni delle Serre di Vibo a Catanzaro un falso mito»
- Postato il 20 novembre 2025
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Tucci (M5S): «Il ritorno dei Comuni delle Serre di Vibo a Catanzaro un falso mito»

Il deputato di Vibo dell’M5S, Riccardo Tucci, interviene nel dibattito sulla richiesta di alcuni sindaci delle Serre vibonesi di tornare con la Provincia di Catanzaro: «Numeri alla mano, sarebbe un danno per le Serre. Iter lungo e pieno di ostacoli e polemica inutile. La politica garantisca servizi, non illusioni»
VIBO VALENTIA – Il dibattito sull’ipotesi di un ritorno delle Serre sotto la provincia di Catanzaro continua a incendiare il panorama politico vibonese; dopo le dichiarazioni del sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, interviene anche il deputato del Movimento 5 Stelle, Riccardo Tucci, che definisce la questione «una polemica evitabile, costruita più sulla rabbia che sull’analisi dei dati reali». Il parlamentare, originario di Dinami, entra nel merito della proposta avanzata da alcuni sindaci, mettendo in fila numeri, criticità e paradossi.
«I CONTI DELLA PROVINCIA DI CATANZARO PEGGIORI DI QUELLA DI VIBO»
Tucci apre il ragionamento ricordando un punto spesso taciuto: «Catanzaro non ha mai espresso ufficialmente la volontà di accogliere i comuni delle Serre. A parte qualche consigliere comunale isolato del capoluogo – spiega – nessuno ha manifestato interesse. Prima di scaldare i motori, bisognerebbe chiedersi se Catanzaro voglia davvero prendersi questo carico».
Poi il deputato entra nel merito finanziario, mettendo a confronto i bilanci delle due Province: «Quella di Catanzaro (nel 2024) ha debito totale di 157 milioni di euro, di cui 155 milioni di debito strutturale, più un mutuo extra da 23 milioni e un disavanzo: 40 milioni; la Provincia di Vibo Valentia ha un debito: 18 milioni e un disavanzo di 12, è un ente uscito dal dissesto e tornato ad approvare bilanci e ha una ripresa, sì lenta ma costante».
Tucci rivendica anche il ruolo del M5S in questo processo: «La ripartenza della Provincia di Vibo è stata possibile grazie a un emendamento che ho presentato personalmente» e aggiunge che «passare a un ente che ha un debito triplo non significa migliorare i servizi. Sembra un paradosso, oltre che un potenziale danno per i cittadini delle Serre».
TUCCI: «POLEMICA INUTILE ANCHE PERCHé L’ITER è LUNGO E TORTUOSO»
Il parlamentare definisce la proposta dei sindaci «pretestuosa», ricordando la complessità della procedura tra norme nazionali da rispettare, passaggio obbligato in Regione, necessità di un voto politico favorevole della Provincia di Catanzaro che comporteranno «tempi molto lunghi. È un percorso ad ostacoli. I sindaci hanno emergenze ben più urgenti da affrontare che non aprire un dibattito destinato a rimanere sulla carta».
Tucci cita poi l’esempio personale di Dinami: «È un comune piccolissimo, confinante con il Reggino e isolato. Ma non per questo posso dire: spostiamoci sotto Reggio Calabria. Sarebbe un’assurdità».
«LA POLITICA DEVE GARANTIRE SERVIZI, NON PROMESSE DI FUGA»
Per il deputato vibonese pentastellato, dunque la vera domanda è una sola: «Catanzaro, che già conta circa 80 Comuni, garantirebbe più servizi?»; e afferma che il compito degli amministratori è un altro: «Anche nelle difficoltà devono garantire i migliori servizi possibili, non cercare scorciatoie illusorie».
TUCCI E LE ELEZIONI ALLA PROVINCIA DI VIBO
Nella parte finale dell’intervento, Tucci affronta il tema delle elezioni provinciali del 12 dicembre, confermando l’impegno del Movimento 5 Stelle nella costruzione di una coalizione unitaria: «Noi 5 Stelle, con Michele Furci in testa, abbiamo lavorato per una lista unica. Eravamo pronti anche ad andare da soli, ma ha prevalso il buon senso e l’idea di un progetto politico condiviso. Confermeremo tutti gli amministratori che hanno partecipato alle regionali».
Il deputato rivendica la continuità del campo progressista e lancia invece una stoccata al centrodestra: «Da una parte c’è una coalizione che, pur con difficoltà, sta costruendo un progetto a lungo termine. Dall’altra i partiti che prima eleggono un loro dirigente e poi lo scaricano alla tornata successiva: Solano e L’Andolina alla Provincia, D’Agostino, Costa, Limardo al Comune di Vibo. Tutti rimossi senza alcuna assunzione di responsabilità politica».
E conclude con una provocazione: «I dirigenti del centrodestra dicano chiaramente perché hanno fatto fuori tutti questi amministratori».
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Tucci (M5S): «Il ritorno dei Comuni delle Serre di Vibo a Catanzaro un falso mito»