Tsitsipas rivela: ansia, stress e dipendenza dai social dietro il crollo. La scelta estrema per uscire dalla crisi
- Postato il 11 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Da possibile erede dei Big3 a giocatore in piena crisi e fuori dai primi 25 giocatori al mondo. Nel corso delle ultime due stagioni Stefanos Tsitsipas è stato protagonista di una preoccupante involuzione dovuta ai vari infortuni e a una forte componente di stress e ansia, che il greco ha cercato di alleviare attraverso i social media, dai quali si sente però ora dipendente, tanto da aver rivelato Sports DNA di volersi disintossicare, come dimostra la decisione di cancellare tutti i propri follow dal proprio profilo Instagram. Il ritorno in patria per la Coppa Davis sembra però aver fatto tornare il sorriso a Tsitsipas, che non vede l’ora di prendere parte anche all’ATP 250 che si terrà ad Atene grazie a Novak Djokovic.
- La gioia per il ritorno in patria e il pensiero nei confronti di Djokovic
- Tsitsipas: “L’ansia e lo stress hanno avuto un ruolo nel ritorno dell’infortunio”
- Tsitsipas vuole disintossicarsi dai social
La gioia per il ritorno in patria e il pensiero nei confronti di Djokovic
Dopo il deludente US Open Tsitsipas tornerà in campo davanti al proprio pubblico sabato 13 settembre in occasione della sfida tra Grecia e Brasile valida per World Group 1 di Coppa Davis. Una sfida che potrebbe permettere a Stefanos di mettersi alle spalle il periodo difficile, anche grazie al supporto dei suoi tifosi. Queste le sue parole a Sports DNA riportate da Ubitennis: “È una gioia immensa giocare in campi come questi e avere la possibilità di ricongiungersi con i greci, che non hanno l’opportunità di vedere il tennis molto spesso”.
Sempre in Grecia si terrà anche l’ATP 250 spostato da Belgrado ad Atene da Djokovic. Una scelta molto apprezzata da Tsitsipas, che spera nel supporto più totale nei confronti di Nole: “Quest’anno ci sarà il 250 ad Atene ed è fantastico che avremo l’occasione di vivere l’ATP tour in Grecia. Vedo un futuro brillante da questo punto di vista e ne sono molto soddisfatto. Spero che saremo vicini a Nole. E spero che saremo anche vicini di casa, così potremo allenarci assieme!”.
Tsitsipas: “L’ansia e lo stress hanno avuto un ruolo nel ritorno dell’infortunio”
Sempre a Sports DNA Tsitsipas ha rivelato di sentirsi molto meglio ora rispetto allo US Open, spiegando anche come lo stress e l’ansia abbiano influito negativamente su di lui e sui suoi infortuni: “Mi sento molto bene, molto meglio di come mi sentivo due o tre settimane fa. Ma non voglio promettere troppo, perché in questo momento sto cercando di superare il trauma che ho subito nelle ultime settimane. Non ne sono ancora sicuro, ma farò del mio meglio. Sto lottando con il mio infortunio in questo momento. Sto cercando di trovare delle soluzioni consultando degli specialisti e vado ovunque per imparare il più possibile su ciò che sto passando. Spero di superarlo presto. L’ansia e lo stress hanno avuto un ruolo nel ritorno dell’infortunio. La cosa più strana è che mi sono allenato prima di giocare la mia prima partita allo US Open e mi sentivo benissimo, perfettamente”.
Tsitsipas vuole disintossicarsi dai social
Tsitsipas ha anche rivelato di aver trovato molto sollievo dall’ansia attraverso i social network, i quali però sono diventati una presenza un po’ troppo ingombrante nella sua vita quotidiana, tanto che il greco ha deciso di volersi disintossicare, spiegando anche di aver cancellato tutti i profili seguiti da lui seguiti dal proprio profilo: “Ho parlato con il team che mi aiuta con i social media e ho deciso di smettere di seguire tutte le persone che seguivo. Ciò non ha nulla a che vedere con le persone. Piuttosto con il fatto che voglio diventare indipendente dai social media. Ultimamente, con tutti i viaggi e lo stress che sto vivendo, trovo la mia tranquillità e mi disconnetto dall’ansia attraverso i social. Ed è sbagliato. Scarico tutto il mio stress entrando in queste piattaforme e guardando video per ore, perché mi piacciono. Ho capito che mi farebbe bene fissare un obiettivo per i prossimi uno, due, tre anni o anche più, di non usare i social media. Ho un team che si occupa della mia immagine professionale mantenendo la mia autenticità. Per me questo è molto importante”.