Tsingy de Bemaraha: la foresta di pietra dove la natura sfida la gravità

Riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1990, la riserva naturale Tsingy de Bemaraha vanta un paesaggio unico al mondo perché presenta una vasta e rara collezione di speroni calcarei affilati come rasoi. Chiamata anche “foresta di pietra”, è famosa proprio grazie a queste particolari formazioni che, gigantesche e torreggianti, immergono il visitatore in uno scenario surreale e drammatico.

Dove si trova il parco di Tsingy de Bemaraha

Il parco di Tsingy de Bemaraha è tanto incredibile quanto difficile da raggiungere. D’altronde, i luoghi più belli al mondo bisogna saperseli guadagnare. La riserva è situata nelle remote terre del distretto di Antsalova in Madagascar, di cui fanno parte anche le Foreste Secche di Andrefana.

Questo affascinante territorio sembra realmente appartenere a un mondo diverso e, già dal significato del nome, ne percepiamo il fascino. Tsingy de Bemaraha, infatti, significa “il luogo dove non si può camminare a piedi nudi”. Basta guardarli, quei pinnacoli calcarei affilati come rasoi, che raggiungono altezze fino a 70 metri, per pensare a tutto tranne che a camminarci sopra senza scarpe!

Il parco può essere raggiunto con una combinazione di voli, viaggi in auto e, possibilmente, attraversamenti fluviali: arrivarci in sicurezza richiede un’attenta pianificazione e uno spiccato spirito d’avventura.

Tsingy de Bemaraha
Fonte: iStock
Le formazioni rocciose nella riserva Tsingy de Bemaraha

Uno scrigno di biodiversità

Nonostante il suo aspetto inospitale, Tsingy de Bemaraha non rappresenta solo una meraviglia geologica, ma è un vero e proprio scrigno di biodiversità. Le intricate formazioni calcaree hanno creato microclimi ed ecosistemi diversi, favorendo l’evoluzione di flora e fauna endemiche che non si trovano in nessun altro luogo sulla Terra.

Le torri affilate come coltelli, i canyon a fessura e le grotte umide che compongono questo paesaggio tengono lontani gli umani e offrono rifugio a diverse specie di animali e piante. Possiamo considerarlo come un paradiso per i ricercatori e gli scienziati che qui, negli ultimi anni, hanno avuto la fortuna di scoprire specie prima sconosciute di lemuri, pipistrelli, piante da caffè e rane, per fare qualche esempio.

Per visitare la riserva si consiglia di lasciarsi accompagnare dalle guide del parco che, procedendo lungo i sentieri dedicati, non solo vi aiuteranno a non perdervi nel labirinto di guglie rocciose, ma vi permetteranno di esplorare anche canyon e grotte, come quella di Anjohibe.

Le incredibili formazioni carsiche

Le formazioni rocciose presenti nel parco di Tsingy de Bemaraha sono di tipo carsico, formatosi dal calcare poroso dissolto, eroso e modellato nel corso del tempo dall’acqua. I processi che hanno portato alla creazione di questo incredibile paesaggio sono estremamente complessi e rari tanto che ne esistono pochissime simili al di fuori del Madagascar.

I ricercatori ritengono che l’acqua sotterranea si sia infiltrata negli estesi strati calcarei e abbia iniziato a dissolverli lungo giunture e faglie, creando grotte e tunnel. Le cavità si sono poi ampliate e, alla fine, i loro soffitti sono crollati lungo le stesse giunture, creando canyon rettilinei profondi fino a 120 metri e delimitati da guglie di roccia verticali come le torri di una cattedrale gotica.

Autore
SiViaggia.it

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