Trump: via dall'OMS e dagli Accordi di Parigi
- Postato il 21 gennaio 2025
- Di Focus.it
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Con due ordini esecutivi firmati a poche ore dall'inizio del suo secondo mandato da Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha ribadito la sua volontà di trascinare gli USA fuori dall'OMS e dagli Accordi di Parigi. Che cosa significano queste iniziative? E quali conseguenze avranno?. Che cosa sono gli ordini esecutivi del Presidente degli Stati Uniti. Gli ordini esecutivi sono provvedimenti firmati dal Presidente degli Stati Uniti che indirizzano le politiche delle varie agenzie del Governo federale. Si tratta di iniziative con le quali il Presidente USA esercita il potere esecutivo senza passare dal Congresso e hanno spesso uno scopo dimostrativo: ogni POTUS (President of the United States of America) ne ha emesso almeno uno - Franklin D. Roosevelt ne firmò addirittura 3.721 durante i suoi 4 mandati!
Tuttavia, è stato stabilito che debbano avere fondamento costituzionale e sono soggetti al potere della Corte Suprema nel caso ne siano privi. Il Congresso degli Stati Uniti non li può annullare (solo un Presidente in carica può farlo), ma può approvare leggi che rendano molto difficile o impossibile la loro attuazione.. Gli USA fuori dall'OMS. Durante l'Inauguration Day, Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per iniziare il processo di uscita degli Stati Uniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) «a causa della cattiva gestione da parte dell'organizzazione della pandemia di Covid-19 scoppiata a Wuhan, in Cina, e di altre crisi sanitarie globali, della sua incapacità di adottare riforme urgenti e della sua incapacità di dimostrare indipendenza dall'inappropriata influenza politica degli stati membri dell'OMS», con riferimento in particolare alla Cina.. È la seconda volta che Trump prova a ritirare il suo Paese dall'OMS. La prima fu nel luglio 2020, in piena pandemia di covid, dopo aver attaccato più volte l'agenzia per la gestione della pandemia e aver minacciato di sospendere i fondi erogati dagli USA. La questione finanziamenti è cruciale: il budget annuale dell'OMS è di 6,8 miliardi di dollari e gli USA contribuiscono attualmente a quasi un quinto di esso.. Gli esperti sottolineano che la decisione, oltre a incidere gravemente sulla salute mondiale, avrebbe conseguenze molto negative sulla salute dei cittadini americani. Potrebbe annullare i progressi ottenuti nella lotta a malattie come malaria, tubercolosi e HIV, e isolare gli Stati Uniti impedendo ad agenzie come i Centers for Disease Control and Prevention di accedere ai dati di interesse sanitario (ne è un esempio la sequenza genetica del SARS-CoV-2, condivisa dall'OMS nel 2020 dopo la sua caratterizzazione iniziale da parte di scienziati cinesi).. Il processo di uscita dall'OMS richiede comunque tempo e passi aggiuntivi: una risoluzione del Congresso presa all'epoca della fondazione dell'OMS nel 1948 prevede che gli Stati Uniti debbano comunicare la decisione con un anno di preavviso e provvedere ai loro obblighi finanziari nei confronti dell'organizzazione per l'anno fiscale in corso.. Trump e gli Accordi di Parigi. Donald Trump ha anche firmato un ordine esecutivo per ritirare (di nuovo!) gli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi, il trattato firmato nel 2015 da 190 Paesi che prevede di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei +2 °C dall'era-preindustriale, ma preferibilmente entro i +1,5 °C. Se il neo Presidente andasse fino in fondo, gli Stati Uniti si unirebbero a Iran, Libia e Yemen, unici altri tre Paesi a non far parte degli Accordi. Trump ci aveva già provato nel suo primo mandato, ma la decisione fu da subito cancellata da Joe Biden nel 2020, quando sconfisse Trump alle elezioni.. Trump ha anche firmato una lettera alle Nazioni Unite, che presiedono agli Accordi di Parigi, per notificare i dettagli del ritiro USA. La decisione diventerà comunque effettiva a un anno dalla presentazione della lettera.. Senza entrare nel merito delle possibili ricadute dell'ordine presidenziale, Laurence Tubiana, economista francese a capo della European Climate Foundation e artefice chiave degli Accordi di Parigi, ha definito sventurata la decisione di Trump ma precisato che oggi l'azione per rallentare i cambiamenti climatici è «più forte di ogni politica e politiche di una singola nazione». Il contesto è «molto diverso rispetto al 2017», perché, «c'è uno slancio economico irrefrenabile alla base della transizione globale, da cui gli Stati Uniti hanno tratto vantaggio e che hanno guidato, ma dalla quale ora rischiano di rimanere fuori».. L'International Energy Agency (Agenzia Internazionale dell'Energia) stima che il mercato globale per le tecnologie per l'energia pulita triplicherà, arrivano a più di 2 trilioni di dollari (duemila miliardi) entro il 2035, vicino al valore del mercato mondiale del petrolio greggio negli ultimi anni..