Trump torna allo US Open per Sinner-Alcaraz dopo la pioggia di fischi: Jannik lo snobba, Carlos emozionato
- Postato il 6 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Dopo oltre vent’anni un presidente degli Stati Uniti d’America tornerà ad assistere dal vivo a un match dello US Open. Per la finale del singolare maschile tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è infatti prevista la presenza di Donald Trump, che dall’inizio del suo secondo mandato sembra proprio non voler mancare ad alcun evento sportivo di primo piano negli USA.
L’attesissima finale tra i due migliori giocatori al mondo ha infatti attratto anche il presidente degli Stati Uniti, che ha deciso di tornare allo US Open a distanza di 10 anni dall’ultima volta, quando poco dopo aver annunciato la sua prima candidatura venne accolto dai “buu” dello stadio. Una presenza quella di Trump che però non sembra aver colpito Sinner più di quella dei tanti altri vip apparsi sulle tribune dell’Arthur Ashe Stadium, mentre Alcaraz è apparso più emozionato all’idea, tanto da rivelare di non volerci pensare per evitare di subire ulteriore pressione.
- Trump torna allo US Open
- Trump e lo sport, un legame sempre più forte
- Le reazioni di Sinner e Alcaraz alla presenza di Trump
Trump torna allo US Open
Tra le tante celebrità che saranno presenti domani sugli spalti dell’Arthur Ashe Stadium per la finale tra Sinner e Alcaraz ci sarà anche Donald Trump. Una presenza per ovvie ragioni non banale visto il suo ruolo, ma anche perché è da oltre vent’anni che un presidente degli Stati Uniti non mette piede allo US Open e che Trump – il quale un tempo disponeva di una suite privata, poi sospesa nel 2017, nel centrale dello slam statunitense – manca da ben dieci anni dal torneo.
L’ultima sua presenza risale infatti ai quarti di finale dell’edizione 2015, quando poco dopo aver annunciato la sua prima candidatura a presidente venne accolto dai fischi del pubblico. Un evento che rappresentò in un certo senso la prima spaccatura da Trump e la sua città, tanto che poi nel 2019 Donald si trasferì definitivamente da New York a Mar-a-Lago in Florida.
Trump e lo sport, un legame sempre più forte
Da un certo punto di vista però non sorprende che la sua decisione di tornare a mostrarsi allo US Open sia arrivata proprio ora. Dall’inizio del suo secondo mandato come presidente degli Stati Uniti infatti Trump sta sfruttando gli eventi sportivi più popolari negli USA per rafforzare la sua presenza mediatica. Donald è infatti apparso anche al Super Bowl, alla Daytona 500, ad alcuni incontri di UFC o di wrestling ed è stato grande protagonista della finale del nuovo formato del Mondiale per Club, dove ha rubato la scena ai giocatori del Chelsea, vincitori della competizione.
Le reazioni di Sinner e Alcaraz alla presenza di Trump
La presenza di Trump inorgoglisce ovviamente i due protagonisti che si sfideranno per il titolo. Per Sinner però il fatto che si tratti di Donald e del presidente degli Stati Uniti non sembra fare molta differenza rispetto alle tante altre celebrità che ci saranno, contrariamente forse a quella della nuova compagna Laila Hasanovic: “Ci sono tante persone importanti qui (le parole di Jannik in conferenza stampa riguardo alla presenza di Trump, ndr), noi giocatori lo percepiamo e siamo ancora più orgogliosi di essere in campo. Vuol dire che il tennis è importante, ci farà piacere”.
Più emozionato è apparso invece Alcaraz, che in conferenza stampa ha rivelato che cercherà di non pensarci per non sovraccaricarsi di pressioni: “E’ un privilegio per il torneo avere un presidente che sostiene l’evento e sostiene il tennis. Io, sarò sincerò, cercherò di non pensare alla sua presenza. Non voglio essere teso per questo motivo, credo però che sia una gran cosa avere il presidente in tribuna per un match di tennis”.