Trump premia i Kiss, la band che incarna il sogno americano
- Postato il 2 dicembre 2025
- Di Panorama
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Che il Presidente degli Stati Uniti abbia deciso di premiare i Kiss con il più alto riconoscimento artistico americano non è soltanto una notizia musicale. Il Kennedy Center Honors (la cerimonia si svolgerà il 7 dicembre) riconosciuto alla band newyorkese è, un gesto altamente simbolico che interseca storia del rock, cultura popolare, politica e senso dell’identità nazionale. Per tante ragioni.
La prima è che premiare i Kiss significa dare un riconoscimento ufficiale a un certo modo di intendere l’America. Gene Simmons, Paul Stanley Ace Frehley (deceduto lo scorso 16 ottobre) e Peter Criss hanno creato dal nulla, nei primi anni Settanta, una band che nel corso del tempo si è trasformata in pura mitologia a stelle e strisce sviluppando un brand vincente fatto di teatralità, capitalismo creativo e spirito da self made man.
I Kiss hanno veduto cento milioni di album, hanno conquistato più dischi d’oro di qualsiasi altro gruppo americano, scritto canzoni che sono, piaccia o meno ai detrattori, sono nella storia del rock and roll, ma soprattutto sono diventati l’emblema dell’idea di spettacolo totale. I volti mascherati, gli spettacolari effetti pirotecnici durante i concerti, una cultura del merchandising impressionante e una fan base estremamente fedele e solida (la Kiss Army) sono gli ingredienti di un marchio che è diventato patrimonio collettivo.
Una filosofia che ha trovato come figura di riferimento il bassista-cantante Gene Simmons, nato in Israele e trasferitosi da bambino a New York con la madre, sopravvissuta all’Olocausto. Entrambi a digiuno di inglese e dello stile di vita americano.
L’onoreficenza conferita da Trump ha dunque più significati: è un premio a 50 anni di carriera e all’impatto culturale che i Kiss hanno avuto stravolgendo le regole di presenza scenica e di contaminazione tra la musica e il business a trecentosessanta gradi. Basti pensare al Kiss Mini Golf di Las Vegas, un’attrazione indoor con 18 mini buche a tema rock and roll, che ospita anche un museo dei Kiss, una cappella matrimoniale e un negozio di souvenir. E poi, ancora, una linea di merchandising senza precedenti che anovera, oltre a cappellini e t shirt, palle da bowling, spaghetti, preservativi, bibite marchiate Kiss, carte da gioco (il Kiss Poker Set), un gioco da tavolo ribattezzato Kissopoly e, addirittura, una bara decorata con i volti dei Kiss per i fan più fedeli.
Dal punto di vista musicale i Kiss in cinquant’anni di storia hanno attraversato tutti i generi musicali cambiando stile e direzione più volte (complici anche i vari cambi di formazione), passando dal rock and roll all’hard rock, attraversando i sentieri della disco music (I was made for lovin’ you), incidendo un concept album (The Elder) in bilico tra arrangiamenti orchestrali, spunti progressive rock e cori maestosi, e poi ancora dischi di chiara matrice heavy negli anni Ottanta (Animalize) e Novanta (Revenge), fino all’album della reunion dei quattro membri originali (Psycho Circus), per chiudere con il muro di suono di Sonic Boom e Monster. Tra gli album dal vivo, quelli passati alla storia sono Alive I, Alive II, Kiss Symphony e Mtv Unplugged.