Trump: “Elezioni perse a New York per lo shutdown e perché il mio nome non era sulla scheda”
- Postato il 5 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Il fatto che Trump non era sulla scheda elettorale e lo shutdown sono stati i due motivi per cui i repubblicani hanno perso le elezioni stasera, secondo i sondaggisti”. Il presidente degli Usa Donald Trump commenta così su Truth l’esito delle elezioni chiave in Usa e quelle amministrative che hanno portato Zohran Mamdani, 34 anni, socialista e musulmano, alla carica di sindaco New York. Anche se bisogna sottolineare che il candidato repubblicano, Curtis Sliwa, ha racimolato un misero 7% di preferenze.
Un commento amaro quello dell’inquilino della Casa Bianca a un anno dalla sua vittoria e dalle prossime elezioni di midterm perché i dem hanno portato a casa fanno un tris dal sapore storico nelle elezioni chiave dell’election day del 4 novembre, imponendo a New York il giovane astro nascente del partito ed eleggendo le prime due donne governatrici in New Jersey e in Virginia, swing state quest’ultimo strappato ai repubblicani.
Senza contare che in California è passata la legge sui collegi elettorali voluta dal governatore Gavin Newsom che potrebbe consegnare ai dem vari seggi al Congresso in più, dopo che il Texas, stato a maggioranza di elettori repubblicani, aveva appunto ridisegnato i collegi Poi si è appellato ai leader degli stati democratici Usa perché seguano l’esempio della California. Il presidente Usa ha provato di fermare la corsa del 34enne in tutto in modi. Prima delle elezioni aveva invitato a votare contro Mamdani: “Un ebreo che vota per Mamdani, che odia gli ebrei, è uno stupido.
Dopo la chiusura delle urne, dove hanno votato oltre due milioni di elettori (record dal 1969), Mamdani ha viaggiato poco sopra il 50% mantenendo una distanza di circa 10 punti sull’ex governatore dem dell’Empire State Andrew Cuomo, mentre il repubblicano Curtis Sliwa non superava il 10%. Sconfitto alle primarie, Cuomo si era riciclato come indipendente con l’endorsement di Donald Trump ed Elon Musk. La vittoria di Mamdani è quindi una sfida vinta anche contro il tycoon, che lo aveva bollato come “comunista antisemita”, gli ha aizzato contro la potente comunità ebraica newyorchese e ha minacciato di tagliargli i fondi federali. Anche se ora pensa di usarlo come spauracchio nazionale della deriva comunista dei democratici.
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