Trump e Putin: colloquio sulla tregua in Ucraina "la prossima settimana"

  • Postato il 16 marzo 2025
  • Di Agi.it
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Trump e Putin: colloquio sulla tregua in Ucraina "la prossima settimana"

AGI - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe parlare con il leader russo Vladimir Putin "la prossima settimana". Lo ha affermato l'inviato speciale Usa, Steve Witkoff, che ieri e oggi ha discusso proprio con il capo della Casa Bianca dei risultati della sua visita in Russia. "Mi aspetto che questa settimana ci sia una chiamata tra i presidenti", ha detto Witkoff alla Cnn. Giovedì sera, Putin ha ricevuto Witkoff tramite il quale ha trasmesso ulteriori informazioni e messaggi a Trump, come ha riferito il portavoce del Cremlino.

PROGRESSI SULLA GUERRA IN UCRAINA

Gli Stati Uniti si aspettano progressi concreti sulla questione della guerra in Ucraina "nel giro di poche settimane", man mano che le divergenze tra Mosca e Washington si assottigliano, ha spiegato Steve Witkoff, dopo la sua missione a Mosca di questa settimana. L'incontro di 3/4 ore con Putin, ha detto l'inviato Usa per il Medio Oriente, è stato "positivo" e focalizzato sul trovare soluzioni alla crisi ucraina. 

ZELENSKY ACCUSA LA RUSSIA

Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato ad accusare la Russia di non volere veramente la pace, vista la nuova massiccia ondata di attacchi sul suo paese. "Centinaia di bombardamenti hanno colpito le nostre città e comunità questa settimana", ha scritto su Telegram, ricordando i raid su Kernigov, Kherson, Donetsk, Kharkiv, Dnipro, Odessa, Poltava, Kiev, Mykolaiv, Zaporizhia e di Sumy: "I russi hanno lanciato più di 1.020 droni, circa 1.360 bombe aeree guidate e più di 10 missili di vario tipo".

Di certo, ha sottolineato, "non è questo che fanno coloro che vogliono che la guerra finisca il prima possibile". In questa situazione, "dobbiamo esercitare congiuntamente pressione sulla Russia affinché ponga fine alla sua aggressione. Sono necessarie misure decise, tra cui sanzioni, che non solo devono essere mantenute, ma anche costantemente rafforzate", ha spiegato. "Ucraina, Europa, America e tutti coloro che nel mondo vogliono la pace: insieme possiamo garantire una pace giusta e duratura", ha assicurato.

LA RUSSIA SUL CESSATE IL FUOCO

La Russia, dal canto suo, considera la proposta di un cessate il fuoco di 30 giorni un espediente per dare alle forze armate ucraine il tempo di riarmarsi. A ribadirlo è stato Yury Ushakov, consigliere del presidente russo Vladimir Putin, in un'intervista televisiva. "Lo vediamo come un tentativo di dare respiro alle forze ucraine che stanno attraversando tempi difficili, poiché l'esercito russo è in offensiva in tutti i settori", ha spiegato. Kiev avrebbe "il tempo di riarmarsi e riorganizzarsi", ha insistito. Ushakov aveva espresso gli stessi dubbi già qualche giorno fa. Tutti conoscono bene la posizione e le preoccupazioni della Russia, ha detto Ushakov, "e abbiamo informato anche la parte statunitense".

L'ATTACCO AI DRONI

L'aeronautica ucraina ha riferito che 47 dei 90 droni russi lanciati la scorsa notte contro il paese sono stati abbattuti, mentre altri 33 non sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi. "Il nemico ha attaccato con 90 droni, tra cui Shahed", ha spiegato un portavoce, "47 sono stati abbattuti nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumi, Cherkasi, Kiev, Yitomyr, Dnipropetrovsk, Donetsk e Odessa, mentre 33 sono caduti senza colpire gli obiettivi".

Danni sono stati registrati a Chernihiv, Kiev, Kharkiv e Odessa, nel nord, centro e sud del Paese. Nella capitale, un drone ha causato un incendio in un'azienda manifatturiera. A Chernihiv, un attacco ha parzialmente distrutto due dei cinque piani di un edificio ma non sono stati segnalati feriti, secondo il servizio di emergenza ucraino.

I DANNI RUSSI A POSTAZIONI UCRAINE

Le forze armate russe hanno distrutto in un solo giorno 28 postazioni ucraine per il controllo dei droni, quattro stazioni di comunicazione satellitare Starlink e tre depositi di munizioni. Ne ha dato notizia un portavoce del Gruppo occidentale delle forze di Mosca.

WALTZ, IMPROBABILE L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO

L'ingresso dell'Ucraina nella Nato è "estremamente improbabile" e questa posizione è sostenuta "non solo dagli Stati Uniti ma anche da altri membri dell'Alleanza. Lo ha dichiarato ad Abc News il consigliere della Casa Bianca per la Sicurezza nazionale, Michael Waltz. Secondo Waltz, uno degli elementi sul tavolo per un percorso che porti a una pace duratura in Ucraina è la rinuncia di qualche territorio da parte di Kiev in cambio di future garanzie di sicurezza. "Ci sarà qualche tipo di territori in cambio delle future garanzie di sicurezza, il futuro status dell'Ucraina".

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Agi.it

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