Trump definisce Harvard una 'barzelletta' e minaccia di bloccare le iscrizioni degli studenti stranieri
- Postato il 17 aprile 2025
- Di Agi.it
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Trump definisce Harvard una 'barzelletta' e minaccia di bloccare le iscrizioni degli studenti stranieri
AGI - Il presidente Donald Trump ha definito l'Università di Harvard è una "barzelletta" e non dovrebbe ricevere ulteriori fondi federali, dopo che l'università, tra le più rinomate del Paese, si è rifiutata di accettare una supervisione politica esterna. Il governo ha richiesto all'università e ad altre istituzioni di implementare misure, tra cui una "verifica" delle opinioni degli studenti e del corpo docente. In caso contrario, il governo federale taglierà i finanziamenti pubblici. Harvard si è opposta con fermezza. In segno di ritorsione, il governo ha annunciato il congelamento di 2,2 miliardi di dollari in fondi federali destinati all'università. Inoltre, ha preteso delle scuse ufficiali.
"Harvard non può più nemmeno essere considerata un luogo decente per l'apprendimento e non dovrebbe comparire in alcuna classifica delle migliori università del mondo", ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth Social. Il presidente ritiene che l'istituzione recluti "radicali di sinistra e idioti". Poi ha rincarato: "Harvard è una barzelletta, insegna odio e stupidaggini, e non dovrebbe ricevere fondi federali", ha aggiunto.
Gli studenti stranieri
Il magnate repubblicano accusa Harvard e altre università di permettere l'antisemitismo nei loro campus. Il suo governo ha inoltre dichiarato che, se l'istituzione non dovesse accettare le sue richieste, bloccherebbe l'iscrizione di studenti stranieri. "Se Harvard non può certificare di rispettare pienamente i requisiti informativi, l'università perderà il privilegio di iscrivere studenti stranieri", si legge in un comunicato del Dipartimento della Sicurezza Interna.
Gli studenti internazionali rappresentano il 27,2% delle iscrizioni per l'anno accademico in corso, secondo il sito ufficiale dell'università. Harvard, che fa parte della selettiva Ivy League e conta circa 30.000 studenti, occupa da anni i primi posti nelle classifiche accademiche, come quella di Shanghai. Come altri campus statunitensi, è nel mirino dei conservatori che la considerano troppo orientata verso i democratici. L'offensiva si è intensificata dopo che il campus è stato teatro di proteste studentesche contro la guerra di Israele a Gaza, le quali hanno suscitato critiche sulla presunta mancanza di protezione per gli studenti ebrei.
Scenari immediati
Donald Trump ha chiesto martedì che l'istituzione “chieda scusa” e ha criticato l'esenzione fiscale di cui ha goduto finora, affermando che dovrebbe “essere tassata come un'entità politica, se continua a difendere la sua 'follia' politica e ideologica”. Il vice portavoce della Casa Bianca, Harrison Fields, ha dichiarato all'agenzia AFP via e-mail che “qualsiasi azione futura da parte del fisco sarà indipendente dal Presidente”. Ha aggiunto che “le indagini su violazioni fiscali da parte di qualsiasi istituzione sono iniziate prima” della pubblicazione dei posti di Trump su Truth Social.
L'università privata, che possiede un patrimonio superiore ai 50 miliardi di dollari, gode di esenzioni fiscali sia a livello federale che statale (Massachusetts).In una lettera indirizzata a studenti e docenti, il rettore Alan Garber ha ricordato che l'università ha adottato misure contro l'antisemitismo già un anno fa e ha dichiarato lunedì che Harvard “non rinuncerà alla propria indipendenza né ai diritti garantiti dalla Costituzione”, come il Primo Emendamento sulla libertà di espressione.
“Nessun governo, qualunque sia il partito al potere, dovrebbe dire a un'università privata cosa insegnare, chi assumere o su quali temi condurre ricerche”, ha aggiunto. Sarah Fortune, una ricercatrice di grande prestigio, ha ricevuto l'ordine di interrompere la sua ricerca sulla tubercolosi. L'ordine è arrivato dall'ente federale che la finanziava, i NIH (National Institutes of Health), ha riferito all'AFP la Scuola di Salute Pubblica di Harvard.
La ferma risposta di Harvard è stata applaudita da centinaia di professori e da diverse personalità del Partito Democratico, tra cui l'ex presidente Barack Obama, che ha lodato un “esempio” e ha espresso la speranza che altre “istituzioni” seguano questa strada. Al contrario, l'Università di Columbia ha accettato di attuare profonde riforme, viste da alcuni come una capitolazione davanti all'amministrazione Trump.
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