Trump, che pagò il sesso con una pornostar, contro i soldati transgender: “Non hanno uno stile di vita onorevole, veritiero e disciplinato”
- Postato il 28 gennaio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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I soldati transgender non hanno “uno stile di vita onorevole“. E’ uno dei passaggi chiave dell’ordine esecutivo con cui Donald Trump nella notte italiana ha incaricato il segretario alla Difesa Pete Hegseth di rivedere la politica del Pentagono sui militari che affrontano o hanno affrontato un percorso di riassegnazione del sesso. Nel suo ordine, Trump ha affermato che il servizio di militari che si identificano in un genere diverso da quello biologico “è in conflitto con l’impegno di un soldato a seguire uno stile di vita onorevole, veritiero e disciplinato, anche nella vita personale“. Il provvedimento prelude a un futuro divieto per i transgender di prestare servizio nelle forze armate, esclusione che il tycoon aveva tentato di applicare già durante il primo mandato, ma il provvedimento era rimasto impigliato nei tribunali per anni prima di essere annullato da Joe Biden.
“Le Forze Armate sono state afflitte da un’ideologia di genere radicale“, premette il Commander in chief (il presidente degli Stati Uniti è anche il capo delle forze armate) nella Sezione 1 dell’ordine esecutivo. Ma “esprimere una falsa ‘identità di genere’ divergente dal sesso di un individuo non può soddisfare i rigorosi standard necessari per il servizio militare. Oltre agli interventi medici ormonali e chirurgici coinvolti, l’adozione di un’identità di genere incoerente con il sesso di un individuo entra in conflitto con l’impegno di un soldato verso uno stile di vita onorevole, veritiero e disciplinato, anche nella propria vita personale. L’affermazione di un uomo di essere una donna e la sua richiesta che gli altri accettino questa falsità non sono coerenti con l’umiltà e l’altruismo richiesti a un membro del servizio”.
Gli Stati Uniti richiedono “standard elevati per la prontezza delle truppe, letalità, coesione, onestà, umiltà, uniformità e integrità. Questa politica è incoerente con i vincoli medici, chirurgici e di salute mentale per gli individui con disforia di genere. Questa politica è anche incoerente con l’uso di pronomi mutevoli o l’uso di pronomi che riflettono in modo impreciso il sesso di un individuo”. Per questo “il Segretario emetterà tempestivamente direttive affinché il Dipartimento della Difesa ponga fine all’uso di pronomi inventati e basati sull’identificazione”. E “in assenza di straordinarie necessità operative, le Forze Armate non consentiranno agli uomini di utilizzare o condividere i locali per dormire, cambiarsi o lavarsi riservati alle donne, né consentiranno alle donne di utilizzare o condividere i locali per dormire, cambiarsi o lavarsi riservati agli uomini“.
Il provvedimento non ha mancato di sollevare perplessità e ironie: Trump – che è stato condannato per aver pagato la pornostar Stormy Daniels con cui aveva avuto un incontro sessuale nel tentativo di farla tacere sull’accaduto, falsificando documenti per coprire il pagamento attraverso l’emissione di fatture false – ha chiesto a Hegseth – ex Marine accusato di avere problemi di alcolismo e di aver pagato con 50mila dollari il silenzio di una donna che lo accusa di violenza sessuale – di estromettere le persone transgender dall’esercito parlando di “stile di vita onorevole”.
Due gruppi, Lambda Legal e Human Rights Campaign, che rappresentano le truppe transgender, non si danno per vinte. “Siamo già stati qui e sette anni fa siamo riusciti a bloccare con successo lo sforzo della precedente amministrazione”, ha detto Sasha Buchert, avvocata di Lambda Legal, “non solo è una mossa crudele, ma compromette la sicurezza del nostro Paese ed è particolarmente pericolosa e sbagliata. Come abbiamo promesso allora, lo facciamo anche adesso: faremo causa”.
Trump ha firmato anche un ordine esecutivo per il reintegro dei militari che si sono allontanati volontariamente o che sono stati allontanati per aver rifiutato i vaccini anti Covid-19. Almeno 8.200 soldati furono espulsi dalle forze armate nel 2021 per aver rifiutato di obbedire all’obbligo. Nel 2023 sono stati inviati avvisi per il reintegro, ma solo 113 si sono arruolati nuovamente. Il processo di reintegrazione per coloro che ora vogliono tornare prevede soltanto che i soldati non vaccinati soddisfino gli standard di ingresso nell’esercito.
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