Trump attacca Zohran Mamdani, il vincitore delle primarie dem a New York: “È un pazzo comunista”
- Postato il 25 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Finalmente è successo, i Democratici hanno superato il limite. Zohran Mamdani, un pazzo comunista al 100%, ha appena vinto le primarie dem e si avvia a diventare sindaco”. Il presidente Usa Donald Trump attacca apertamente l’outsider, socialista di 33 anni (qui il suo profilo), che ha battuto l’ex governatore Andrew Cuomo conquistando la nomination a primo cittadino di New York.
“Abbiamo già avuto dei radicali di sinistra, ma questo sta diventando un po’ ridicolo”, ha incalzato Trump in un post su Truth social. Il tycoon non si limita a questo ma va anche oltre. Per lui Mamdani “ha un aspetto terribile, la sua voce è irritante, non è molto intelligente, ha l’appoggio di AOC (Alexandra Ocasio Cortez)+3, di tutti stupidi, e persino il nostro grande senatore palestinese, il piangente Chuck Schumer, sta strisciando verso di lui”. “Sì, questo è un momento importante nella storia del nostro Paese!”, conclude il presidente Usa.
La schiacciante vittoria di Zohran Mamdani è anche un colpo all’establishment del partito democratico, ancora alla ricerca di un’anima dopo l’elezione di Trump e segnala la volontà degli elettori di voltare pagina e guardare avanti con una nuova generazione di politici. Il suo trionfo alle primarie ha lasciato sotto shock anche Wall Street. “È ufficialmente l’estate calda dei comunisti”, ha detto Dan Loeb, il numero uno dell’hedge fund Third Point e uno dei maggiori sostenitori di Andrew Cuomo. Il timore, per loro, è un aumento delle tasse per chi guadagna più di un milione di dollari l’anno, una mossa che toccherebbe in modo sproporzionato Wall Street e che rischierebbe, secondo alcuni osservatori, di causare una fuga dalla città.
I risultati delle primarie non sono ancora ufficiali e bisognerà aspettare qualche giorno prima che lo siano. Ma Mamdani, ex rapper, ha la vittoria in tasca: il suo vantaggio – grazie al patto siglato con l’altro candidato Brad Lander – è talmente ampio che Cuomo ha ammesso la sua sconfitta. “Non è stata la nostra serata. È stata quella di Mamdani. Ha vinto, lo merita”, ha detto l’ex governatore, al quale non sono bastati neanche gli endorsment di Michael Bloomberg e Bill Clinton. Cuomo aveva scommesso sulle primarie di New York per il suo ritorno in politica dopo la serie di scandali che lo avevano travolto e costretto a fare un passo indietro dopo il Covid. Pur concedendo la vittoria al rivale, l’ex governatore non ha comunque chiuso ad un possibile tentativo di extremis, quello di candidarsi a sindaco come indipendente così da approdare direttamente al voto generale di novembre.
Mamdani ha vinto grazie a un messaggio di ottimismo e speranza, e soprattutto con la promessa di rendere New York più accessibile per tutti. Ha assicurato che si batterà contro gli agenti dell’immigrazione, che congelerà i rincari degli affitti, che renderà gli autobus pubblici gratuiti e che aprirà in ogni area della città dei negozi di alimentari controllati dal governo municipale così da controllare i prezzi. La sua vittoria è arrivata nonostante un curriculum molto limitato: se dovesse vincere a novembre – quando affronterà il candidato unico dei repubblicani, il capo dei Guardian Angels Curtis Sliwa – sarebbe il primo sindaco musulmano di New York, la città con la maggiore comunità ebraica al mondo, e il più giovane degli ultimi 50 anni.
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