Trump annuncia accordi con Tokyo e Manila (e intanto monitora le relazioni tra Ue e Cina)
- Postato il 23 luglio 2025
- Di Panorama
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Donald Trump ha annunciato un accordo commerciale con il Giappone. “Questo accordo creerà centinaia di migliaia di posti di lavoro. Non c’è mai stato niente di simile”, ha dichiarato. Secondo il presidente americano, l’intesa stabilisce che Tokyo sarà soggetta a dazi americani del 15%: una diminuzione rilevante, rispetto alla precedente aliquota che era stata fissata al 25%. Non solo. Il Giappone si sarebbe anche impegnato a investire 550 miliardi di dollari negli Stati Uniti e avrebbe infine accettato di aprire la sua economia al riso e alle automobili statunitensi.
Sempre martedì, Trump ha annunciato un accordo commerciale con le Filippine: Washington ha ridotto i dazi a Manila dal 20% al 19%. Manila, dal canto suo, ha aperto maggiormente i propri mercati a Washington, senza imporre tariffe a propria volta. Ricordiamo che queste due intese, arrivano dopo quelle, annunciate da Trump nelle ultime settimane, con il Vietnam e l’Indonesia. È quindi abbastanza chiaro come, dal punto di vista commerciale, la Casa Bianca stia guardando al momento soprattutto a Oriente. Il tema è d’altronde anche di natura geopolitica. Il presidente americano punta infatti a creare una sorta di “cordone sanitario” attorno alla Cina.
Proseguono nel frattempo le trattative commerciali tra Washington e Bruxelles. Ursula von der Leyen si trova attualmente in Giappone. “Europa e Giappone sono amici stretti e fidati. Condividiamo valori: equità, apertura e rispetto delle regole. E insieme, abbiamo la capacità non solo di difendere i nostri interessi, ma anche di plasmare i risultati globali”, ha dichiarato nell’occasione il presidente della Commissione europea, che si recherà domani a Pechino per il summit Ue-Cina. E qui potrebbe emergere un nodo rilevante. Per Trump, i dossier commerciali vanno principalmente letti attraverso le lenti della geopolitica e della sicurezza nazionale. Il rapporto tra Bruxelles e Pechino si è quindi sempre stagliato sullo sfondo dei colloqui tra Stati Uniti e Unione europea. In tal senso, non è chiaro quale impatto potrà avere il fatto che la von der Leyen si stia recando in visita nella Repubblica popolare a pochi giorni dalla deadline dei dazi statunitensi (prevista il primo agosto). La Casa Bianca, in altre parole, potrebbe irritarsi con la Commissione europea.
Attenzione: questo non significa che i rapporti tra Bruxelles e Pechino siano attualmente idilliaci. Negli ultimi anni, si sono registrate notevoli tensioni sui veicoli elettrici, per esempio. Dall’altra parte, non è un mistero che, negli scorsi mesi, la Cina abbia cercato di coinvolgere l’Ue nella sua strategia di contrasto alle tariffe statunitensi. Inoltre, negli ultimi due anni, Francia, Germania e Spagna hanno ulteriormente rafforzato i loro rapporti economici con il Dragone. Trump, dal canto suo, auspica che i Paesi europei allentino i legami con Pechino. E, in questo senso, terrà d’occhio l’imminente summit tra Ue e Cina: un summit che potrebbe avere delle ripercussioni significative sulle relazioni commerciali tra le due sponde dell’Atlantico.