Truffe online più sofisticate anche con AI
- Postato il 17 maggio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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L’intelligenza artificiale è anche al servizio dei cyber criminali. Le truffe online più diffuse e articolate, sempre più spesso sono elaborate da persone che utilizzano strumenti di AI per costruire false identità, offrire informazioni dettagliate, creare video deepfake al solo scopo di ingannare anche gli utenti più esperti. I dati della polizia postale, relativi alle attività dello scorso anno, denunciano una diffusione persistente di attività truffaldine portate avanti tramite azioni di phishing, vishing, smishing.
Tutti termini che rientrano nel mondo dei raggiri e delle truffe online più diffuse, che vengono perpetrate attraverso i social, la messaggistica istantanea o le chiamate vocali. Alla base del lavoro dei criminali del web c’è un livello di expertise sempre più elevato e strumenti informatici che consentono si ordire trame sempre sofisticate, adattate di volta in volta al target del momento. Anche in provincia di Savona, la cronaca locale riporta spesso storie di questi raggiri, che talvolta, per fortuna hanno un lieto fine.
Truffa del nipote, preso ventiduenne napoletano
Tra i tipi di truffe più diffusi c’è quella nota come la truffa del nipote, che a seconda dei casi può essere anche un figlio. Si tratta sempre di un congiunto in una situazione grave di difficoltà, che richiede un intervento tempestivo, da parte dell’anziano di turno. È successo di recente ad Andora, dove una pensionata ottantenne è stata contattata da un individuo che si è spacciato per essere un carabiniere.
L’uomo ha riferito alla donna che il figlio era stato coinvolto in un incidente stradale e necessitava di 8 mila euro per la cauzione. Lo schema, che in altri casi ha funzionato, questa volta non è andato a buon fine. Il figlio della donna infatti si trovava in casa e ha subito allertato i carabinieri, che sono intervenuti rapidamente e hanno potuto fermare il soggetto criminale, un ragazzo di Napoli di 22 anni, in flagranza di reato.
Truffa bancaria, bonifici sui conti dei ladri
Mietono ancora molte vittime i raggiri in cui i truffatori si fingono dipendenti della banca e inducono a effettuare trasferimenti in denaro. La truffa bancaria o truffa del bonifico può avere diversi tipi di innesco, e funziona perché fa ricorso a strumenti molto sofisticati. Infatti l’azione di phishing, ossia di presa all’amo della vittima, avviene tramite un contatto da un numero di telefono che simula quello della propria banca di appartenenza. Questo fa sì che si risponda con fiducia alle varie richieste, cliccando su link, comunicando codici e così via.
La truffa del bonifico, può avvenire anche in maniera più semplice e meno sofisticata, tramite un contatto telefonico diretto. È accaduto ad Albenga, dove due persone sono state raggirate e hanno trasferito ai ladri migliaia di euro. Le vittime sono state contattate da finti operatori bancari, che le hanno allarmato innescando timori per presunti movimenti bancari sospetti. Hanno richiesto con urgenza un bonifico su un Iban temporaneo e invitato i malcapitati a recarsi in filiale. In questo modo si sono guadagnati due trasferimenti di 12 e 17 mila euro.
Estate alle porte, la truffa casa vacanze

Con l’arrivo dell’estate, ritornano tra le truffe online più diffuse, quelle delle case vacanze. Anche queste viaggiano in rete e a differenza di altri tipi di truffa spesso hanno come vittime anche nativi digitali. Annunci di appartamenti, b&b, sistemazioni belle e in ottime posizioni a prezzi concorrenziali, fanno scattare la prenotazione lampo. Queste avvengono fuori dalle piattaforme dedicate e spesso nascondono delle truffe che il più delle volte vengono svelate solo al momento in cui si arriva nel luogo di destinazione.
Si tratta di fenomeni ben conosciuti alle autorità, che lavorano per informare sul tema, anche in collaborazione con i portali dedicati come Airbnb. Ecco i possibili campanelli d’allarme: siti sconosciuti, annunci troppo belli per essere veri, richieste di pagamento con metodi strani, contatti fuori dalle piattaforme, post pubblicati solo sui social, informazioni scarse, mancanza di recensioni.
Anche l’iper-professionalità, potrebbe celare un tentativo di truffa. Ad esempio se dopo il primo contatto viene inviata subito una copia del contratto d’affitto e sono richieste copie dei propri documenti. Questo potrebbe celare un tentativo di furto di identità, più che un furto di denaro. Come difendersi? La miglior difesa è la prudenza, ecco alcuni consigli della Polizia. Cercare solo su piattaforme conosciute, attenti ai siti clone, non rispondere a richieste inconsuete, non comunicare al di fuori del sito, evitare pagamenti diretti con bonifico e non avere fretta, ma leggere tutto con attenzione.