Truffa della spesa, “Angela” colpisce ancora: panetteria di Savona raggirata: “Ha detto di essere dell’ordine degli avvocati”
- Postato il 8 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. La finta signora Angela è tornata a colpire. Dopo Albenga anche Savona bersagliata dalle truffe della “spesa“. Sulle pagine del nostro giornale avevamo raccontato di come un commerciate ingauno della zona di via Trieste fosse stato vittima di una tentata, poi fortunatamente sventata, truffa.
E se Angela nella città ingauna non aveva trovato troppa fortuna, invece a Savona è riuscita a portare a casa un colpo su due. Vittima disegnata la panetteria e pasticceria, di via Luigi Corsi (angolo via XX Settembre),Ventura e figli. La panetteria è caduta nella trappola, ben orchestrata nei minimi dettagli, e così si è vista portare via 51 euro di merce.
Il fatto è accaduto qualche giorno fa: “Mi ha telefonato questa signora Angela, dicendomi che era dell’ordine degli Avvocati, nostri abituali clienti. Io non stavo bene e in negozio c’era pieno di gente – spiega la commessa – mi prenota un ordine per un costo complessivo di quasi 100 euro. Mi chiede di mettere da parte, per l’odine degli Avvocati, focacce e pizze. E’ stata molto precisa nell’ordinazione, con dettagli veri e autentici, infatti mi dice che vuole il solito vassoio numero 8 e di tagliare i quadratini come faccio solitamente per loro”.
Ma la truffa non finisce qui: “Prima di chiudere la telefonata mi fa sapere che è tornata sua figlia da Londra per cui vorrebbe farle trovare dei dolci – racconta ad IVG – e così metto da parte altra merce”.
La storia va avanti e poco dopo arriva una ragazza sui trent’anni che si finge la figlia di Angela: “Aveva proprio un aspetto londinese, capelli lunghi cappello e tipici vestiti inglesi – continua a spiegarci – tanto è vero che io le dico che sua mamma mi aveva spiegato al telefono che era rientrata da poco dalla capitale inglese”. La figlia, che con ogni probabilità è la stessa persona che aveva telefonato, continua la truffa e dopo aver un po’ chiacchierato con la commessa prende metà dell’ordinazione, per un valore complessivo di 51 euro e va via disinvolta.
“Ci sono cascata le ho dato la merce perché mi ha detto che sarebbe passata la mamma a pagare come da accordi telefonici intercorsi – afferma la commessa – e poiché quando ho preso l’ordine ero sommersa dai clienti in negozio, e ho fatto di fretta, non mi sono ricordata se effettivamente avessimo preso accordi di questo genere. Per cui per non stare a discutere le ho dato la roba. L’altra metà l’ha lasciata qui dicendomi che avrebbe ritirato tutto dopo mamma Angela”.
Poco dopo il puzzle ha preso forma e si sono resi conto di essere stati truffati: “L’altra metà della spesa non è più venuto nessuno a ritirarla e quando ho avuto dubbi sono andata all’ordine a chiedere se ci fosse questa signora Angela, ma ovviamente non esisteva. Abbiamo così denunciato subito il fatto – conclude – mi sento mortificata ma ho dei capi eccezionali che hanno fiducia e mi hanno capito. Non mi hanno fatto pesare nulla. Sono rimasta molto scottata”.
Ma Angela ha tentato un secondo colpo alla pescheria Natalina in via Luigi Corsi, quasi con le stesse modalità. “Questa signora Angela ha fatto un ordine telefonico di 100 euro, con molta disinvoltura – spiega ad IVG la titolare Daria – poi è passata in pescheria dicendo che avrebbe preso un po’ di roba ma poi sarebbe ripassata a prenderne altra e che avrebbe pagato tutto dopo”.
Ma la commerciante savonese non si è lasciata ingannare: “Ho detto che non le avrei dato 100 euro di pesce senza pagare e così ha preso e se ne è andata”, conclude Daria.