Troy Bayliss devastato da una caduta: sette costole rotte, polmone perforato e clavicola fratturata per l'ex campione SBK

  • Postato il 5 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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Il bollettino lo stende lo stesso campione di motociclismo che, a 56 anni compiuti lo scorso 30 marzo, ha superato un nuovo, spaventoso incidente: Troy Bayliss, mito vivente del motorsport, ha pubblicato sui propri account social un resoconto minuzioso di quel che ha riportato a seguito dell’impatto. Anche stavolta se l’è cavata, ma con delle conseguenze importanti a livello fisico.

Incidente per Troy Bayliss: come sta

Il campione australiano — che in carriera ha vinto il Mondiale di Superbike tre volte, nel 2001, 2006, 2008 — sarà costretto a restare a lungo lontano dai tracciati, dopo l’ennesimo incidente a bordo della sua monoposto.

L’entusiasmo dettato dall’aver superato la frattura della caviglia, che seguiva alla frattura di una vertebra rimediata però in bici, quattro anni fa, lo aveva spinto ancora una volta a salire in moto e a superare quel senso di appagamento che solo la velocità può regalare a chi del brivido ha bisogno.

I dettagli mancano, dalla lettura del post e della cronaca delle fratture riportate, ma è certo che lo stato di salute di Bayliss sia condizionato dalla frattura multipla delle costole, sette, il polmone perforato, clavicola rotta e escoriazioni varie.

Gli indizi social sull’accaduto

Pochi giorni fa era comparsa sempre sui social lo scatto di una moto da cross elettrica Stark Future e c’è chi ipotizza – anche tra i commenti – che potrebbe trattarsi di un incidente con questo mezzo, forse sul tracciato che possiede e gestisce nel Queensland sudorientale visto che lo stesso campione parla di “pista”.

“Ieri ho fatto un breve giro sul carro attrezzi (l’ambulanza). Ho sette costole rotte, un polmone perforato e una clavicola fratturata”, si legge nella dida della foto che lo vede in uno stato preoccupante successivo alla caduta, ma c’è anche un’aggiunta che suggerisce un giro in solitaria lungo un tracciato non molto praticato: “Grazie a chi mi ha notato sdraiato sulla pista”.

Nella sua carriera da campionissimo, che lo vide anche accanto a Michel Schumacher, a sua volta mito della F1, all’epoca del suo dominio nel campionato SBK sono innumerevoli gli episodi anche preoccupanti che lo segnarono negli anni di attività: nel 2007 l’episodio più clamoroso, l’amputazione di una falange.

Michael Schumacher e Troy Bayliss ad Algarve nel 2008

Il dito amputato

Il pilota della Ducati, caduto rovinosamente, e vittima del distaccamento della seconda falange del mignolo, ne avrebbe chiesto l’immediata amputazione ai medici per poter correre in gara due: “Dottore tagliami il dito che voglio correre la seconda manche”, queste le parole rivolte ai sanitari da Bayliss.

Troy era finito sull’asfalto a Donington Park nella prima manche del Gp d’Europa della Superbike, e pronto a ritornare in pista per la seconda nonostante un dito dilaniato. “Tagliatemi il dito, voglio correre“, queste le parole del pilota Ducati che hanno ammutolito i medici che lo avevano in cura.

“Sarebbe stato possibile amputare il dito e rimandare Bayliss in pista con gli antidolorifici – aveva detto a suo tempo il dottor Massimo Corbascio – Ma lo abbiamo dissuaso perché c’erano altri problemi e non era il caso di rischiare. In 30 anni di attività ho visto tanti piloti voler tornare in pista dopo gravi ferite, ma il coraggio di Bayliss ha stupito anche me”.

Il dito, alla fine, è stato amputato non senza stupire di nuovo a causa della stesa disinvoltura con la quale l’eterno Bayliss tornò in pista. Già allora era lampante di che pasta fosse fatto il pilota.

Autore
Virgilio.it

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