Treviso, Liviu Apetrei trova i ladri in casa e li scaraventa giù dal terrazzo
- Postato il 18 settembre 2025
- Italia
- Di Libero Quotidiano
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Treviso, Liviu Apetrei trova i ladri in casa e li scaraventa giù dal terrazzo
Certi eroi non portano la maschera, sono uomini comuni che vedi tutti i giorni, ma che, nel momento della necessità, non si tirano indietro. Uno di questi è Liviu Apetrei, romeno di 38 anni che la settimana scorsa si è difeso dall’incursione dei ladri, non solo impedendo la loro azione criminosa, ma addirittura scaraventandoli giù dal terrazzo di casa. Siamo a Colfrancui, popolosa frazione residenziale di Oderzo, in provincia di Treviso.
L’azione non si è conclusa senza conseguenze: l’uomo ha riportato un livido su un fianco, oltre allo shock emotivo. I banditi erano, appunto, in tre e con il passamontagna. Prima di arrampicarsi sul retro della casa avevano disattivato una luce esterna. Un assalto in piena regola. E non si capisce perché avessero scelto quel luogo, un alloggio modesto di un camionista, qual è Apetrei. Lui stesso dice. “No, non mi sento un eroe, ho reagito d’istinto perché ho avvertito che la mia famiglia veniva messa in pericolo. Io sono buono come il pane, ma non toccatemi la mia famiglia. Logico che, se in futuro, mia moglie e le mie tre figlie fossero nuovamente in pericolo, reagirei allo stesso modo”.
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Poi, però, avverte tutti: “È andata bene perché ero in casa, sono un uomo di una certa prestanza fisica, ho sempre cercato di mantenermi in forma. Se a trovarsi in una situazione simile fosse una donna, o un anziano, o una persona diciamo normale, ecco il mio consiglio è di non reagire. A mia moglie ho sempre detto: se entrano i ladri, tu girati dall’altra parte, russa pure, fai finta di dormire”.
Quindi, il racconto dalla voce diretta: “Erano circa le 22, fuori stranamente era tutto buio. Ho scoperto poi che avevano disattivato la lampada esterna. Sono saliti dal terrazzo sul retro, si vedono ancora le impronte sul muro. Hanno tentato di scardinare la porta-finestra. Noi eravamo in casa, ho sentito il rumore. Dapprima ho pensato fosse il mio vicino, sentendo che il rumore continuava, sono uscito sul terrazzo. E me li sono trovati di fronte tutti e tre. D’impeto mi sono scagliato contro il primo e l’ho fatto volare di sotto. Gli altri due non sono stati con le mani in mano, mi sono venuti subito addosso spingendomi con forza contro il muro. Tanto che ho ancora un livido sul fianco. Sentivo che la mia famiglia era in pericolo e questo mi ha centuplicato il coraggio. Ho raddoppiato gli sforzi, li ho spinti tutti e due lontano da me, a mani nude. Si sono voltati per saltare giù dal poggiolo ed io li ho spinti, ma sono atterrati in piedi. Un vicino di casa, dall’altra parte della strada, ha visto tutto. Sono fuggiti a bordo di un’auto nera, col motore truccato, rombava parecchio – spiega Liviu, ancora spaventato - e aveva dietro un spoiler. Ma chi ha visto non è stato in grado di dirmi di che marca era, mi hanno detto chi una Volkswagen, chi una Ford”.
L’uomo ha ricevuto piena solidarietà dalla sindaca, Maria Scardellato, ma chiude il racconto con preoccupazione: “Mia moglie è terrorizzata, non riesce a dormire la notte, teme che ritornino. Ho chiesto al mio titolare di non fare più viaggi di sera, devo stare a casa con la mia famiglia. I ladri secondo me hanno tenuto d’occhio la casa, hanno visto che il camion non c’era (l’avevo lasciato altrove). Pensavano che mia moglie fosse da sola in casa. Questo, a pensarci bene, è terribile”.
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