Trento, la pasticceria “Cara Siria” mette in vendita la Gaza Cola e si ritrova la vetrina distrutta

  • Postato il 5 agosto 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
  • 1 Visualizzazioni

“Cara Siria” è una pasticceria siriana di Trento che ha deciso di vendere la Gaza cola, la bevanda alternativa alla nota bibita americana che viene commercializzata con l’intento di finanziare gli ospedali della Striscia.

Due giorni dopo aver annunciato sui social la vendita della bibita la pasticceria si è ritrovata con la porta a vetri del negozio distrutta a calci o con l’uso di un bastone. Chi ha agito ha usato una tale violenza che ha spaccato anche parte della struttura che sorregge la porta.

Non si è trattato di furto ma di danno intenzionale: come spiegano i titolari di “Cara Siria”, il cellulare aziendale è rimasto sul bancone e il fondo cassa non è stato toccato. Il varco aperto con i calci o con la violenza non era nemmeno sufficiente a far passare una persona con lo scopo di rubare.

I titolari hanno presentato una denuncia e i poliziotti hanno confermato che si indiaga per danno intenzionale, con la Scientifica che sta cercando eventuali telecamere in zona.

L'insegna della pasticceria Cara Siria
Trento, la pasticceria “Cara Siria” mette in vendita la Gaza Cola e si ritrova la vetrina distrutta (foto da video) – Blitz Quotidiano

I problemi iniziati a febbraio

Come racconta Repubblica, la pasticceria ha iniziato ad avere dei problemi a partire dallo scorso febbraio quando Alessandro Di Battista, in città per un evento a sostegno di Gaza, aveva registrato un video in pasticceria che fece migliaia di visualizzazioni. Da quel momento molte persone si sono presentate all’interno solo per insultare e spaventare i clienti presenti. In molti si sono anche affacciati in negozio solo per urlare la parola “terroristi”.

E i problemi non finiscono qui. Diversi titolari e dipendenti che abitano ad una ventina di minuti dalla città si sono ritrovati adesivi filoisraeliani sulle loro auto o sui muri di casa: “Da quando abbiamo esposto la bandiera palestinese sul balcone di casa, ci siamo ritrovati muri e auto coperti di adesivi filoisraeliani o che ci etichettano come terroristi”.

I messaggi di solidarietà

Oltre agli attacchi, la pasticeria ha ricevuto anche molti messaggi di solidarietà. Molti clienti si sono presentati in negozio per comprare qualche dolce o anche intere confezioni da ventiquattro di Gaza Cola. La vicesindaca della città ha invece deciso di condividere il post di condanna di quanto accaduto. La giunta e il sindaco di centrosinistra Franco Ianeselli non si sono invece ancora ufficalmente espressi.

L'articolo Trento, la pasticceria “Cara Siria” mette in vendita la Gaza Cola e si ritrova la vetrina distrutta proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti