Treni, Scajola: “Tra dicembre 2025 e giugno 2026 sarà attivato il nuovo nodo ferroviario”

  • Postato il 7 luglio 2025
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  • Di Genova24
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Genova. “Sono attualmente in corso una serie di progetti fondamentali per il futuro del trasporto ferroviario ligure e, più in generale, del Nord-Ovest del Paese. Tra il dicembre 2025 e il giugno 2026 saranno rispettivamente attivati, secondo cronoprogramma fornito da Rfi, il quadruplicamento della tratta Voltri-Sampierdarena e il sestuplicamento tra Principe e Brignole”.

Così l’assessore ai Trasporti Marco Scajola durante il panel dal titolo Costruire e potenziare le infrastrutture in Liguria: quali priorità e linee di intervento all’interno del Think tank Liguria 2030 di The European House – Ambrosetti (TEHA Group), in corso all’hotel Excelsior Palace di Rapallo.

“Questo – precisa Scajola – consentirà di sviluppare considerevolmente tutto il nodo di Genova aumentando sia la capacità sia la velocità dei collegamenti e del traffico passeggeri e merci, creando, al contempo, un nuovo itinerario dedicato interamente al traffico metropolitano-regionale. A queste due opere strategiche andrà ad aggiungersi nel 2027 il terzo valico dei Giovi, fulcro della nuova linea ad alta capacità veloce, fino a 250 km/h, che sarà interconnessa alle linee esistenti”.

“Sempre per ciò che concerne i cantieri in corso – aggiunge – è da poco iniziato quello per il nuovo impianto di manutenzione a Savona. Un investimento da 43,5 milioni di euro, rientrante nel contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, che entro l’autunno 2027 consentirà di avere un nuovo centro regionale di altissimo livello in cui i treni potranno essere manutenuti, attrezzati e puliti senza alcun smontaggio. Sempre entro il 2027, anche in questo caso su impegno di Rfi, avremo finalmente concluso l’adeguamento elettrico della stazione ferroviaria di Ventimiglia che consentirà di portare tutti i treni della nostra flotta nella città di confine e quindi migliorare gli interscambi con la vicina Francia. È invece già attivo e operativo – conclude Scajola – il nuovo hub delle Cinque Terre alla Spezia Migliarina, un’opera da 14 milioni di euro, che sta migliorando sia il traffico ferroviario sia la viabilità del centro cittadino della Spezia”.

A pieno regime la linea Voltri-Brignole avrà una capacità di 10-12 treni all’ora, equivalenti a una frequenza massima di 5-6 minuti, a patto che il servizio venga adeguatamente potenziato una volta conclusi i lavori.

Nell’accordo quadro in scadenza nel 2027 si ipotizza un treno ogni 15 minuti tra Voltri e Brignole (meno di quanto la linea potrebbe sopportare, ma più di quello che abbiamo oggi) e una frequenza raddoppiata tra Sampierdarena e Brignole. Il piano di bacino del trasporto ferroviario regionale prevede quattro linee S sul modello delle linee suburbane di Milano con due collegamenti passanti (Savona-Sestri Levante e Voltri-Nervi) e due attestati a Genova (Arquata/Busalla-Terralba e Acqui Terme/Ovada-Terralba, in realtà il vero capolinea sarà a Brignole).

Tutto questo però non potrà concretizzarsi se la Regione e l’azienda non metteranno mano al contratto di servizio, valido ad oggi fino al 2032, che costa ai liguri 1,28 miliardi suddivisi in 15 anni, compreso l’acquisto di 48 nuovi treni. Nell’accordo quadro si parla di possibile incremento del 15,73% volumi di servizio passando dagli attuali 7,1 a 8,2 milioni di treni-chilometro, ma di questo aumento per ora non c’è traccia nelle intese in vigore. Non è chiaro nemmeno se basteranno i convogli appena acquistati, che comunque hanno già le caratteristiche tecniche adatte per il servizio metropolitano.

A febbraio, a margine del sopralluogo in cantiere col ministro Salvini, il presidente Bucci aveva aperto alla possibilità di una revisione: “Come sapete siamo in negoziazione con Trenitalia per il contratto di servizio dopo aver contestato gli aumenti tariffari. A breve avremo anche il top management di Trenitalia e Rfi che verrà in città. Certamente tutta questa grande infrastruttura darà a Genova dei grossissimi risultati e quindi è ovvio che debbano essere rinegoziate anche le frequenze dei passaggi. Tra Voltri e Brignole avremo praticamente una metropolitana di superficie, quindi ci sarà da rivedere tutto quanto questo percorso. Credo che tutto ciò porterà grandi vantaggi per i cittadini”.

Autore
Genova24

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