Treni, altro giorno di disagio: ritardi fino a 350 minuti per il maltempo. Fs: “Non si può pretendere che non ci siano guasti”

  • Postato il 14 gennaio 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Ennesima giornata di disagio per i viaggiatori sulla rete ferroviaria italiana. Nove convogli, tra Alta Velocità e Intercity, sono stati cancellati o hanno subito limitazioni, mentre altri cinque sono attualmente fermi sulla linea ferroviaria Reggio Calabria-Paola-Salerno, dove il maltempo ha causato danni significativi. Due treni notturni hanno accumulato ritardi superiori ai 350 minuti, pari a quasi sei ore. La circolazione è stata sospesa tra San Lucido e Diamante, in provincia di Cosenza, dalle 7:40 di questa mattina. Successivamente, dalle 9:30, è stata sospesa anche tra San Lucido e Paola. La situazione è in graduale ripresa tra Paola e Diamante, mentre permane sospesa tra San Lucido e Paola. Nella stazione ferroviaria di Scalea decine di viaggiatori stanno attendendo possibili servizi sostitutivi per i treni cancellati o che hanno accumulato forti ritardi. Alcuni dei treni sono arrivati a un ritardo di 390 minuti, come nel caso della linea Alta Velocità per Bolzano. Risulta sospesa anche la circolazione sulla linea Sapri-Lamezia Terme, dove è corso l’intervento dei tecnici di Rfi.

Fs italiane in un comunicato ha spiegato che “il forte vento ha causato la presenza sulla linea ferroviaria, Reggio Calabria-Paola-Salerno, di oggetti metallici esterni alla ferrovia. Inoltre, in alcune zone le piogge intense non consentono una regolare circolazione dei treni. È comunque in corso l’intervento di ripristino della linea da parte dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana. Al momento non è possibile attivare dei collegamenti con autobus per l’interruzione anche della viabilità stradale. ”

Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Fs Italiane, a margine dell’inaugurazione di Piazza dei Cinquecento a Roma ha spiegato che i problemi della rete di oggi sono legati alla condizione metereologica : “Oggi in realtà non è tutto bloccato, c’è un problema sul sud Italia dovuto al maltempo. Ci sono stati alcuni incidenti dovuti al vento fortissimo e quindi i nostri operatori della rete hanno dovuto mettere sotto tutela i passeggeri e limitare il traffico sulla rete. Le attività sono in corso di svolgimento e prevedono anche l’adozione di provvedimenti restrittivi rispetto al traffico. È tutto gestito con assoluta professionalità. Se si considera la dimensione di questa rete, non si può pretendere che non ci siano guasti”.

Anche sulla linea alta velocita Firenze-Roma sul tratto Valdarno e Arezzo la circolazione è rallentata a causa di un guasto tecnico. I tecnici sono al lavoro per ripristinare la normalità, ma nel frattempo i treni Alta Velocità vengono instradati sulla linea convenzionale, con un conseguente allungamento dei tempi di percorrenza fino a 50 minuti. Una nota sul sito infomobilità di Rfi ha comunicato che dalle 10.37, sulla linea alta velocità Firenze-Roma, la circolazione ferroviaria è tornata regolare dopo l’intervento dei tecnici di Rfi che hanno ripristinato la piena funzionalità della linea.

Nel mentre, i partiti di opposizione vanno all’attacco per un altro giorno nero per chi viaggia sui treni: Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce nazionale di Europa Verde, in una nota sottolinea come sia un emergenza ferroviaria “Nuovo giorno e nuovo bollettino disastroso sulla rete ferroviaria di questo Paese. Questi disagi, dopo l’ennesimo weekend nero, sono inequivocabili: l’Italia è in piena emergenza ferroviaria. La responsabilità di questa situazione è del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che ha scelto di dirottare la maggior parte delle risorse sul progetto del Ponte sullo Stretto, azzerando di fatto il trasporto rapido di massa. Non possiamo essere ostaggio del peggior ministro della storia e della sua gestione scellerata: si dimetta “. Anche il capogruppo M5s in commissione Trasporti al Senato, Gabriella Di Girolamo, parla in una nota di una situazione insostenibile: “Anche oggi ritardi osceni dei treni a macchia d’olio in tutto il paese: questa situazione non è più sostenibile. Spostarsi in treno è diventata un’ascesa al calvario per i malcapitati italiani, e il ministro Salvini anche oggi è desaparecido su questo fronte. Siamo lo zimbello d’Europa. E’ giunta l’ora che intervenga la premier Meloni: se il suo ministro dei Trasporti non vuole metterci la faccia, lo rimuova o lo faccia dimettere. Non si può giocare così con la vita dei passeggeri. Si fermi ogni aumento del costo dei biglietti per i prossimi due anni, e si cerchino soluzioni serie e rapide: non possiamo star qui ogni mattina a denunciare l’armageddon nelle stazioni italiane”.

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Il Fatto Quotidiano

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