Tredici pagine, due documenti e circa 100 infrazioni elencate: così verranno decise le penalità in Formula 1

  • Postato il 27 giugno 2025
  • F1 & Motogp
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Come un Commissario Sportivo Fia darà penalità a un pilota, per causa di una sua manovra di guida troppo irruenta durante una gara? Aiutandosi con un plico di 13 pagine pubblicato nella mattinata di giovedì 26 giugno dalla stessa Federazione internazionale. In particolare sono due i documenti rilasciati: il “Penalty Guidelines” e “Driving Standards Guidelines”, prodotti per facilitare la comprensione di addetti ai lavori e appassionati sulle decisioni che vengono prese in un weekend di gara riguardo a un episodio al limite di un pilota. Decisioni spesso in arrivo a distanza di tanto, troppo tempo dalla fine del GP e con grande incertezza (vedasi le possibili infrazioni per Leclerc, Sainz, Piastri e Antonelli per sospetta condotta irregolare dietro alla Safety Car in Canada).

Le Linee guida sulle penalità, finite di essere stilate durante il GP del Qatar 2024, elencano in particolare un centinaio di infrazioni comuni, le sanzioni raccomandate e i punti di penalità appropriati da applicare durante ogni sessione di un fine settimana di gara. Nella maggior parte dei casi, non sono obbligatorie e rientrano in un intervallo a disposizione dei Commissari Sportivi. Essendo infatti delle linee guida non fanno parte dei regolamenti, con la volontà della Federazione di renderle note per dare più trasparenza sull’attività di pista. Potranno però essere di supporto per gli stessi Commissari nel raggiungimento degli obiettivi di equità e coerenza, consultabili congiuntamente al Regolamento tecnico, alle prove video e tecniche e, se necessario, assieme alle dichiarazioni di piloti e team coinvolti negli incidenti. Nel futuro, poi, potranno essere aggiornate regolarmente.

Andando più nel particolare, viene fatta chiarezza sulla condotta che i piloti devono seguire in diverse situazioni di gara, tra cui sorpassi all’interno e all’esterno delle curve, chicane, movimenti in frenata, rientro in pista dopo un incidente e condotta dietro la Safety Car, con incluse anche regole più precise riguardo alle violazioni dei limiti della pista. Tra chi ha contribuito alla realizzazione di queste regole c’è anche la Gdpa, l’associazione dei piloti di F1 capeggiata da George Russell: “Una maggiore trasparenza nella governance del nostro sport è una questione importante e questo è un passo utile in quella direzione — le parole del pilota Mercedes a riguardo — Speriamo che sarà vantaggioso per lo sport fornire ai media e ai fan una comprensione più chiara delle regole di ingaggio quando corriamo in pista, e per aiutarli a comprendere come i commissari raggiungono le loro decisioni”.

Le penalità, alcuni esempi

Prendendo come riferimento alcuni esempi, la sanzione per chi porta un pilota fuori pista nelle libere e in qualifica può essere quella di una reprimenda o di due posizioni di penalità in griglia. In gara invece di 10”, un Drive-Through o ‘stop and go’, sempre degli stessi secondi (o penalità in griglia se il pilota non ha completato la gara). La sanzione sarebbe di 5” se ci fossero delle attenuanti, due invece è il numero massimo di punti di penalità a seconda della gravità dell’infrazione (a discrezione degli steward).

Nel caso non si riesca invece a mantenere la distanza di dieci auto dalla Safety Car, sono possibili cinque o 10 secondi, un Drive-Through o 2-3 punti di penalità. Nel caso di cambio degli elementi della Power Unit oltre i limiti consentiti dal regolamento tecnico, durante le libere o le qualifiche, possono arrivare cinque o 10 posizioni in griglia di partenza. La collisione con intento deliberato o imprudente (almeno in apparenza) può comportare quattro punti di penalità, dagli zero ai tre punti se causata non con questa volontà nelle sessioni libere e nelle qualifiche. Nel complesso, potranno arrivare sanzioni anche se si guida inutilmente in modo lento e dunque pericoloso, se si procede e non ci si ferma con danni significativi ed evidenti, se si ostacola un altro pilota con intento pericoloso, se si fa più di un cambio di direzione per difendere la posizione o si commettono movimenti notevoli o ripetuti sotto frenata durante la gara.

La “Driving Standards Guidelines”

Nel secondo documento, quello sulle linee guida per i piloti, viene chiarita tra i vari punti la dinamica del sorpasso. La vettura che supera all’interno di una curva deve portare il proprio asse anteriore almeno davanti allo specchietto della monoposto rivale, per poter mantenere la posizione. Se, invece, il sorpasso viene effettuato dall’esterno, è richiesto al pilota di portare il proprio asse anteriore davanti a quello dell’altra monoposto. Il tutto con uno stile di guida completamente controllato, in particolare dall’ingresso del punto di corda della curva e senza che si trattati di un ‘tuffo’ all’interno (dive-bomb). Al momento dell’esamina di un incidente, la Commissione valuterà l’episodio ponendosi diverse domande: eventuali frenate tardive, come è avvenuto l’inserimento in curva, se la manovra poteva essere anticipata o se l’auto è stata gestita durante la sterzata, l’età della gomma e la sua aderenza.

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Il Fatto Quotidiano

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