Trappole abusive per polpi scoperte al largo di Ceriale, Osa e Pai ringraziano la Polizia di Stato

  • Postato il 1 luglio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico giugno 2025

Ceriale. L’Osservatorio Savonese Animalista (Osa) e il Partito Animalista Italiano (Pai) ringraziano gli uomini della Polizia di Stato “per aver disarmato e sequestrato cinque trappole per polpi al largo di Ceriale”.

Osa e Pai sottolineano come “solo l’attività meritoria delle Capitanerie di Porto e dei reparti nautici dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato riesca a contrastare efficacemente il diffuso abusivismo ai danni della fauna marina, fenomeno che si intensifica durante l’estate”.

“Il polpo, essere intelligente e sensibile, dotato di tre cuori e un sistema nervoso diffuso che si estende anche nei tentacoli, completamente diverso dal nostro, è purtroppo vittima di una pesca spietata, praticata sia da pescatori professionali che ‘sportivi’. Una strage favorita da una politica miope, spesso più attenta ai voti di categoria che al rispetto per la vita: per molti politici, gli animali continuano ad esistere solo nel piatto o nel mirino di un fucile, terrestre o subacqueo. Celebre, in negativo, fu la ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova, che, appena nominata nel 2009, firmò un decreto, tuttora in vigore, che ampliava gli abbondanti limiti di cattura del polpo. Oggi i pescatori professionisti possono calare contemporaneamente nei fondali marini cinque “cali” o ‘travi’: lenze lunghe ciascuna quattro chilometri, con appesi fino a 250 barattoli in cui il polpo si rifugia. Ai dilettanti, invece, è permesso calare solo una lenza con due barattoli per barca, e pescare fino a cinque esemplari al giorno, per un massimo di cinque chili complessivi”.

Osa e Pai ricordano che “il polpo, ormai sempre più raro nei nostri mari, svolge anche un importante ruolo ecologico: si nutre, tra gli altri, del famigerato granchio blu, specie invasiva che sta devastando l’Adriatico, distruggendo intere economie legate alla raccolta di telline, ostriche, cozze e vongole, e che presto potrebbe colonizzare anche il Tirreno. Sarebbero l’intelligenza e il buon senso, non certo gli interessi economici a breve termine, a dover guidare il ministero competente verso una sospensione immediata di ogni forma di pesca al polpo, permettendo così a questa specie di continuare a fare il proprio ‘mestiere’ nella catena ecologica marina. Invece, l’unica azione intrapresa finora dal ministro Francesco Lollobrigida, oltre ad aver ridotto l’IVA dal 22 al 10% sull’acquisto delle ostriche (un chiaro favore al lusso e non all’ecologia), è stata l’introduzione di contributi economici per incentivare i pescatori a catturare e portare a terra il granchio blu… per poi seppellirlo in discarica o bruciarlo negli inceneritori. Con il serio rischio che molti di questi animali vengano smaltiti ancora vivi, in spregio a ogni principio di compassione e civiltà”.

“Un ringraziamento sincero da parte di Osa e Pai a tutti gli agenti e operatori che, ogni giorno, con coraggio e competenza, difendono ciò che è indifeso. Grazie per non aver voltato lo sguardo. In un mondo che spesso si piega al profitto, ogni gesto di legalità e rispetto verso gli animali è un atto di giustizia e di umanità. Continueremo a lottare, anche grazie a chi, come voi, dimostra con i fatti da che parte stare”.

Autore
Il Vostro Giornale

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