Trappola bagagli a mano: supplementi a sorpresa e regole confuse per 1 italiano su 2

  • Postato il 23 luglio 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Estate e vacanze sono due elementi che vanno a braccetto e molti italiani, dovendo muoversi con tutta la famiglia, puntano alle vacanze low cost, a scegliere voli economici con bagaglio a mano incluso. Ma quella che potrebbe essere un’operazione semplice come riempire un trolley e partire si sta trasformando in un incubo. Altroconsumo ha realizzato un’indagine e più della metà dei passeggeri intervistati ha avuto brutte esperienze o si trova confuso leggendo i regolamenti che cambiano da compagnia a compagnia e più volte nello stesso mese.

La ricerca Altroconsumo sui bagagli a mano

Lo scenario è familiare a tanti: acquisti un volo economico, ti prepari al viaggio con il tuo fedele bagaglio a mano… e poi, la sorpresa. Al gate, al check-in o addirittura già in fila per l’imbarco, arriva la mazzata: il trolley va in stiva, o peggio, devi pagare un supplemento. Altroconsumo ha fatto una ricerca e affermato che il 54% degli italiani ha affrontato esperienze problematiche con la gestione delle valigie negli ultimi 24 mesi.

Le situazioni più frequenti? Secondo quanto dichiarato il 38% dei viaggiatori ha imbarcato almeno una volta il bagaglio in stiva per mancanza di spazio, persino quando conforme.

Dalla ricerca emerge che il 19% ha pagato un extra perché la borsa personale o lo zaino viene considerato un secondo oggetto non incluso nel biglietto. Il 9%, invece, ha ricevuto penali per superamento di peso o dimensioni. Nel 2% dei casi, la valigia è stata persa.

Quanto costa il bagaglio incluso

Quanto costa quindi avere, davvero, un bagaglio incluso? Secondo la ricerca molto più di quanto si pensa e in un terzo dei casi il supplemento è stato richiesto all’ultimo minuto quando non c’è modo di evitare la spesa. Il fatto più eclatante? La metà dei passeggeri non si aspettava di dover corrispondere un pagamento extra.

Le informazioni sui costi, infatti, spesso sono vaghe o poco visibili al momento della prenotazione. Il risultato? Una media di 45 euro sborsati per un servizio che molti credevano già compreso.

Regole bagagli diverse per ogni compagnia

Ogni compagnia fa a modo suo: le misure, i pesi, le regole sul secondo oggetto, l’accesso prioritario: orientarsi è un’impresa. Il 61% è la percentuale di soggetti che ritiene una comunicazione adeguata sulla policy dei bagagli a mano e in caso di bisogno, solamente il 28% sa come muoversi per presentare un reclamo.

A peggiorare la situazione, la percezione di una strategia poco trasparente: tre viaggiatori su quattro credono che le compagnie usino il tema bagagli per fare cassa, più che per gestire realmente lo spazio in cabina. Solo il 40% pensa che i costi aggiuntivi abbiano una funzione organizzativa reale.

I desideri dei viaggiatori

Le interviste di Altroconsumo sono andate a fondo chiedendo ai cittadini cosa cambierebbero. Nove su dieci vorrebbero un bagaglio a mano sempre incluso nel biglietto, che le regole vengano uniformate e che l’Unione Europea intervenga per mettere ordine. Tre proposte semplici, di buon senso, che potrebbero risolvere una volta per tutte il caos attuale.

Nel frattempo l’Europa si muove: il parlamento sta lavorando alla revisione del Regolamento 261/2004 per tutelare i passeggeri in caso di ritardi, cancellazioni o overbooking. Le novità attese riguarderebbero la creazione di mobili pre-compilati per ricevere i rimborsi, tempi certi per l’assistenza, correzioni gratuite sul biglietto e stop alla penalizzazione per chi salta il volo di andata con il no-show.

L’UE punta a ridurre il bagaglio a mano gratuito a un solo oggetto personale standardizzando le dimensioni con una somma di 100 cm per altezza, larghezza e profondità ma forse tutto ciò potrebbe essere a sfavore dei passeggeri per le dimensioni eccessivamente contenute.

Autore
SiViaggia.it

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