Trapianto da record: cuore vola nella nebbia da Udine a Torino e salva una 53enne
- Postato il 25 ottobre 2025
- Salute
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Una storia di vita e straordinaria collaborazione quella che si è compiuta tra Udine e Torino. Una paziente di 53 anni, affetta da una grave cardiomiopatia dilatativa, ha ricevuto un nuovo cuore dopo oltre un anno di attesa, grazie al dono generoso di una giovane donna morta per emorragia cerebrale i cui familiari hanno acconsentito alla donazione di tutti gli organi.
Il cuore si trovava a Udine, a quasi 600 chilometri di distanza dal capoluogo piemontese. Per il Centro Regionale Trapianti del Piemonte e della Valle d’Aosta, diretto dal professor Federico Genzano, non era una distanza insolita, ma questa volta la vera sfida è stata il maltempo.
La fitta nebbia che avvolgeva il Nord Italia ha reso difficoltoso l’atterraggio dell’aereo con a bordo l’équipe torinese di prelievo – i dottori Matteo Marro e Vittorio Sancipriano dell’ospedale Molinette di Torino – che sono riusciti a raggiungere l’ospedale friulano solo dopo tre tentativi.
Il viaggio di ritorno si è rivelato ancora più complesso: alle 5 del mattino, il velivolo con l’organo a bordo non ha potuto atterrare all’aeroporto di Caselle ed è stato dirottato su Milano Malpensa, troppo lontano per un trasporto terrestre. A quel punto è entrato in azione il servizio regionale di Elisoccorso di Azienda Zero, diretto dal dottor Andrea Mina.
L’elicottero, decollato dalla base di Borgosesia, ha raggiunto Malpensa in pochi minuti, ha prelevato l’équipe e il prezioso organo direttamente sottobordo dell’aereo e, 40 minuti dopo, è atterrato sull’elisuperficie della Città della Salute e della Scienza di Torino, dove le condizioni meteo erano favorevoli.
Il cuore, trasportato in un innovativo sistema di conservazione recentemente adottato dal Centro Trapianti di Cuore di Torino, è arrivato in perfette condizioni all’ospedale Molinette, dove è stato eseguito il trapianto nel reparto di Cardiochirurgia diretto dal professor Mauro Rinaldi.
L’intervento, durato oltre sette ore, è stato portato a termine con successo dal professor Massimo Boffini, dalla dottoressa Erika Simonato e dal dottor Giuseppe Monteleone, con l’assistenza della dottoressa Maria Luisa Contristano e la supervisione del professor Luca Brazzi e della dottoressa Anna Trompeo della Rianimazione.
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