Tragedia sfiorata, il retroscena e la stangata su Independiente e Universidad de Chile

  • Postato il 22 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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La partita tra Independiente e Universidad de Chile ha lasciato in eredità immagini tremende, quelle di una violentissima rissa tra i tifosi sugli spalti. La CONMEBOL sta esaminando ciò che è accaduto. La partita è stata annullata, entrambe le squadre potrebbero essere eliminate dalla Copa Sudamericana.

L’Independiente: “Chiaro errore nel posizionamento dei tifosi ospiti”

L’Independiente ha condannato “fermamente i gravissimi atti di violenza verificatisi” sottolineando che “gli incidenti sono iniziati nella metà campo della squadra ospite” ma allo stesso tempo definendo “inaccettabili” gli “attacchi da parte di gruppi locali”. L’Independiente ha affermato che “rifiuta ogni forma di violenza” e che “fin dall’inizio, il club ha attivato protocolli di sicurezza e fornito assistenza medica ai feriti”.

Come riportato da Marca “la squadra di Avellaneda, guidata dal presidente Néstor Grindetti e dal segretario generale Néstor Seoane, si è recata in Paraguay per incontrare il consiglio direttivo della competizione, la cui Unità Disciplinare prenderà la decisione finale, che potrebbe includere, tra le altre cose, l’eliminazione di entrambi i club dal torneo. L’Independiente ritiene che ci sia stato “un chiaro errore nel posizionamento dei tifosi dell’Universidad de Chile nella tribuna superiore, con i tifosi di casa in basso e senza separazione”. Il calcio sudamericano è in attesa di una decisione. Il prossimo turno, i quarti di finale, si giocheranno tra poco meno di un mese , il 16 o il 17 settembre.

Universidad de Chile: “Brutale e disumano pestaggio”

Anche l’Universidad de Chile ha rilasciato un comunicato sugli episodi di violenza verificatisi ad Avellaneda, durante la partita contro l’Independiente, valida per gli ottavi di finale della Copa Sudamericana: “Il brutale e disumano pestaggio subito dai nostri tifosi la notte del 20 agosto allo stadio della Copa Libertadores sarà ricordato come uno dei capitoli più violenti della storia del calcio. Dopo l’annullamento della partita da parte della CONMEBOL a causa della mancanza di garanzie da parte del team organizzatore e delle autorità locali, il nostro club si è concentrato sulla comprensione della situazione dei nostri tifosi coinvolti”.

“Tra voci di decessi e nessuna informazione ufficiale da parte delle autorità, una delegazione guidata dal presidente Michael Clark e dal direttore generale Ignacio Asenjo ha visitato i tre ospedali nelle zone di Avellaneda e Sarandí dove i nostri tifosi sono stati ricoverati questa mattina presto. Grazie a ciò, è stato confermato che, miracolosamente, non ci sono stati decessi”.

“Il direttore José Ramón Correa è partito da Santiago giovedì mattina per fornire alle vittime il supporto legale che stiamo attualmente fornendo. Con la nostra delegazione sportiva rientrata a Santiago, il team di direttori e dirigenti ha nuovamente visitato gli ospedali Fiorito, Presidente Perón e Wilde, dove ha ricevuto notizie incoraggianti. Dei 19 pazienti ricoverati, 16 sono stati dimessi e il paziente in pericolo di vita è stato trasferito in terapia intensiva grazie al significativo miglioramento dopo l’intervento chirurgico per riparare una frattura cranica”.

Universidad de Chile: “Faremo tutto il possibile affinché la giustizia prevalga”

La nota dell’Universidad de Chile prosegue aggiungendo: “Abbiamo anche verificato la situazione dei tifosi trattenuti presso la terza e la quarta stazione di polizia di Avellaneda. Ringraziamo e apprezziamo anche l’enorme supporto fornito dal Console cileno a BuenosAires, Andrea Concha. Il Club ha fornito alla stampa tutti i dettagli sulle identità dei tifosi fermati e feriti, in modo che le loro famiglie e i loro cari possano esserne certi, data la scarsità di informazioni ufficiali. Come ha affermato il nostro presidente nelle sue varie dichiarazioni odierne, le questioni sportive passano in secondo piano quando sono in gioco vite umane”.

“Una volta risolte le situazioni che riguardano i nostri tifosi, verranno affrontate le questioni sportive e l’U farà tutto il possibile per garantire che la giustizia prevalga, che gli individui violenti vengano puniti con il massimo rigore della legge e che coloro che non hanno adempiuto al loro dovere di organizzare correttamente una partita vengano puniti”.

“Giovedì a mezzogiorno si è tenuto un incontro con l’ambasciatore José Antonio Viera-Gallo, che ringraziamo per il suo impegno e che esprimiamo al governo la gratitudine dell’U per le misure adottate, tra cui la visita del ministro degli Interni, Álvaro Elizalde, a nome dei nostri tifosi”.

“Atti di estrema violenza e disumanità”

Il comunicato ufficiale dell’Universidad de Chile si conclude dichiarando: “Attraverso le immagini ampiamente diffuse dai media e dai social network, è evidente l’assoluta mancanza di tutela da parte del club organizzatore e delle forze dell’ordine, che in nessun momento hanno garantito la sicurezza dei nostri tifosi e della nostra delegazione”.

“I tifosi dell’Independiente sono entrati nell’area di rigore della squadra ospite senza ostacoli, aggredendo i pochi tifosi biancoblu rimasti. Sono stati segnalati atti di estrema violenza e disumanità, impossibili da descrivere in dettaglio in questa dichiarazione a causa della loro brutalità. Hanno anche rotto i finestrini del nostro autobus e hanno tentato di entrare negli spogliatoi per aggredire i nostri giocatori. Siamo scioccati dal fatto che, viste le brutali immagini di violenza che circolano sui media, ci siano circa 100 tifosi cileni arrestati e nessun aggressore della squadra di casa”.

“Come Club, abbiamo sempre condannato la violenza. La nostra preoccupazione in questo momento continua ad essere rivolta a tutte le persone colpite, contribuendo a garantire che giustizia sia fatta e che la barbarie di Avellaneda non si ripeta mai più”.

La CONMEBOL: “Agiremo con fermezza”

La CONMEBOL, in attesa di prendere una decisione ufficiale rispetto a quanto accaduto, ha espresso “il suo ripudio” condannando “fermamente gli atti di violenza segnalati all’interno e all’esterno dello stadio”. Ha inoltre annunciato di “essere in costante contatto con le autorità di sicurezza e di monitorare attentamente la situazione delle persone colpite” assicurando che “agirà con la massima fermezza, in conformità con le disposizioni della Commissione Disciplinare”.

La Confederazione Sudamericana di Calcio “sta raccogliendo dati ed elaborando informazioni, che vengono trasmesse all’Unità Disciplinare per l’applicazione delle relative sanzioni”. Una volta che l’organizzazione avrà a disposizione i verbali, i filmati e la documentazione, inoltrerà il caso all’organo giudiziario dell’organizzazione, che sarà responsabile della decisione. Il tribunale concederà ai club cinque giorni di tempo per presentare la propria difesa, mentre il giudice principale di tale organo, il paraguaiano Eduardo Gross Brown (veterano della CONMEBOL), determinerà chi saranno i due giudici che lo accompagneranno nel tribunale che imporrà le sanzioni.

La condanna di Infantino: “La violenza non ha posto nel calcio”

In merito a quanto accaduto si è espresso anche il presidente della FIFA, Gianni Infantino, che ha pubblicato una storia su Instagram scrivendo: “Condanno fermamente la scioccante violenza che ha portato all’annullamento della partita di ritorno degli ottavi di finale della Copa Sudamericana tra Independiente e Universidad de Chile a Buenos Aires. La violenza non ha posto nel calcio; giocatori, tifosi, staff, arbitri e tutti coloro che amano il nostro bellissimo gioco devono poterlo fare senza paura. Alla FIFA, i nostri pensieri sono rivolti a tutte le vittime innocenti, mentre auspichiamo che le autorità competenti impongano sanzioni esemplari contro gli autori di questi terribili atti”.

Autore
Virgilio.it

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