Tragedia all’ospedale di Vibo, morti madre e feto

Il Quotidiano del Sud
Tragedia all’ospedale di Vibo, morti madre e feto

Morti madre e feto questa mattina all’alba all’ospedale di Vibo Valentia; la donna, 29 anni originaria di Pizzo, si era recata al pronto soccorso perché non sentiva più il feto che i successivi esami hanno stabilito fosse deceduto. Circa mezz’ora dopo è spirata anche la madre per un arresto cardiaco. Si va verso l’apertura di una duplice inchiesta

PIZZO – Doppia tragedia all’ospedale “Jazzolino” di Vibo, dove una ragazza di 32 anni compiuti il 12 marzo scorso, Martina Piserà, originaria di Pizzo ma residente a Mesiano di Filandari, sempre nel Vibonese, è deceduta in seguito ad un arresto cardiaco nel reparto di Ginecologia dove si trovava da pochi minuti prima a seguito di trasferimento dal Pronto Soccorso per via della morte del feto che portava in grembo da sette mesi.

Il triste episodio si è verificato questa mattina alle prime luci dell’alba quando, intorno alle 5, la giovane si è presentata presso il pronto soccorso affermando di non sentire il movimento del bambino. Gli accertamenti hanno portato a constatare, purtroppo, il decesso della creatura.

A quel punto, si è deciso il trasferimento della 32enne presso il reparto di Ginecologia in condizioni a quanto pare stabili, ma chiaramente turbata emotivamente per quanto accaduto. Dopo circa mezz’ora, quando si stava decidendo il da farsi, se optare per il taglio cesareo oppure per l’induzione al parto, il quadro clinico è rapidamente precipitato.

Nonostante i tentativi dei medici di rianimarla, fatale a quanto risulta si è rivelato un arresto cardiaco e per la giovane non c’è stato purtroppo nulla da fare per la disperazione del marito Alberto, con cui si era sposata nel 2023, e di tutti i suoi familiari.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO DI PIZZO

Parole di cordoglio per la morte della ragazza all’ospedale di Vibo espresse dal sindaco di Pizzo, Sergio Pititto, che ha appreso la tragica notizia in mattinata: “Madre e feto morti è una notizia terribile – ha commentato – che non vorremmo mai leggere. Il dolore, mio personale e di tutta la cittadinanza, va ai familiari di Martina”.

VERSO L’APERTURA DI UNA DOPPIA INCHIESTA

Sulla vicenda è ormai inevitabile l’apertura di una inchiesta da parte della Procura ordinaria guidata dal dott. Camillo Falvo, con il sequestro della documentazione clinica e il percorso ginecologico di questi mesi ad opera della Polizia giudiziaria, alla quale potrebbe affiancarsi una interna ad opera della struttura commissariale che gestisce l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.

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