Traffico internazionale di droga, maxi sentenza in Calabria: condannato a 20 anni anche il savonese Pietro Fotia
- Postato il 2 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Condanna a 20 anni di reclusione. Questa la pena inflitta dai giudici del tribunale di Reggio Calabria a diversi imputati nel maxi processo legato all’operazione “Eureka”, che nel maggio 2023 ha smantellato un traffico internazionale di armi e droga legato alle cosche della ‘Ndrangheta Nirta-Strangio e Morabito. Ieri la sentenza nell’aula bunker di Reggio: tra i condannati a 20 anni c’è anche il savonese Pietro Fotia, arrestato nel maggio 2023 insieme ad altre 15 persone.
Fotia, figura già nota nel savonese per i suoi trascorsi giudiziari, era indicato da anni nei rapporti dell’Antimafia come figura di riferimento in Liguria della cosca Bruzzaniti-Morabito-Palamara di Africo, e in passato era stato più volte indagato per vari reati: mazzette nel Comune di Vado Ligure, intestazione fittizia allo scopo di eludere le misure di prevenzione (poi assolto), minacce (ma la querela fu ritirata).
Dopo il fallimento (e relativa condanna per bancarotta fraudolenta) della ScavoTer, era stato arrestato nel luglio 2022 con l’accusa di minacce mafiose per aggiudicarsi immobili alle aste, un reato per il quale fu condannato a tre anni e mezzo di carcere.
Nel maggio 2023 un nuovo arresto nell’ambito dell’Operazione Sunset, legata al traffico internazionale di stupefacenti, condotta dal Ros Carabinieri e dalla Dia supportati dai militari dell’arma territoriale e dalla polizia tedesca. Una indagine, facevano sapere i carabinieri, “frutto della cooperazione giudiziaria e di polizia assicurata a livello europeo da Eurojust, Europol e dalla rete @on nonché dal progetto Interpol I-Can”.
Fotia era accusato, insieme a Rocco Morabito, di dirigere una associazione per delinquere operativa anche in Liguria e finalizzata all’importazione dal Sud America e dalla Spagna, all’acquisto, trasporto, commercio, cessione, vendita e illecita detenzione di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina.
A inguaiare Fotia furono i messaggi inviati negli anni precedenti con un’applicazione di messaggistica un tempo ritenuta sicura dai trafficanti della droga, utilizzata su cellullari Sky ECC: si trattava di speciali dispositivi senza fotocamera e GPS e con pulsanti antipanico, cellulari sofisticati che costavano dagli 800 ai 2.200 euro a semestre. Un minuzioso screening dei messaggi aveva permesso di ricostruire molteplici operazioni di importazione, acquisto e detenzione di droga, come ad esempio due importazioni di cocaina dalla Spagna di 31 kg e 50 kg.
Gli arresti di Ros e Dia si inserivano però in una più ampia operazione coordinata contro il traffico internazionale di droga, con tre blitz in contemporanea in tutta Italia: all’operazione Sunset in Liguria e alla Money Delivery in Lombardia si affiancava infatti l’operazione Eureka in Calabria, che in seguito ha inglobato gli altri due procedimenti portando al processo conclusosi ieri con la condanna di 73 imputati e l’assoluzione di altri 7. Tutte le inchieste – nate in modo indipendente tra loro – erano coordinate dalla Direzione nazionale antimafia diretta dal procuratore Giovanni Melillo.
L’operazione Eureka ha colpito in particolare le cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo: i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato 108 persone – di cui 85 in carcere – su richiesta della Dda reggina. Gli indagati erano accusati a vario titolo d’associazione mafiosa, concorso esterno e traffico internazionale di droga con l’aggravante di transnazionalità e di ingente quantità, traffico di armi (anche da guerra), riciclaggio, favoreggiamento, trasferimento fraudolento e procurata inosservanza di pena.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Calabria “l’inchiesta – che ha toccato i livelli più alti dell’organizzazione criminale, permettendo anche di ricostruire la fuga e la latitanza del boss Rocco Morabito, detto ‘Tamunga’ dopo la fuga dal carcere di Montevideo, in Uruguay, nel 2019 – ha visto la cooperazione delle Dda di Reggio Calabria, Milano e Genova, degli investigatori di Germania, Belgio e Portogallo. Il processo, in abbreviato a Reggio Calabria e in ordinario a Locri, ha visto l’entrata delle dichiarazioni, rese dopo aver deciso di collaborare con i magistrati, dall’ex broker della ‘ndrangheta e narcotrafficante internazionale Vincenzo Pasquino che venne catturato nel 2021 insieme a Rocco Morabito“.