Tracce di cucina, la crostata di mele al Calvados Drouin
- Postato il 25 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Tracce di cucina, la crostata di mele al Calvados Drouin
La cucina della tradizione con le sue tracce di un tempo che fu accende i ricordi ma soprattutto rivive ogni volta che una ricetta si trasforma in piatto: la crostata di mele al Calvados Drouin
Era l’estate del 2003 con Luca Gargano, l’estroso creatore di Velier una compagnia di Genova che ha fatto conoscere all’Italia i più grandi distillati prodotti nel mondo, arrivarono alla Locanda anche Christian e Beatrice Drouin. Christian è il più grande produttore di Calvados che c’è in Francia. Vive in Normandia e possiede la storica tenuta “Coeur de Lion”. Il Calvados è un’acquavite di sidro di mela, o mela e pera, a denominazione di origine controllata prodotta in Francia nella Bassa Normandia. Organizzammo una cena affollata per presentare le sue selezioni che ebbero, ovviamente, molto successo. Come poteva essere diversamente?
Si fermarono qualche giorno e fu mia cura far conoscere loro le bellezze del Parco del Pollino. Li portai dappertutto. Gli mostrai i miei luoghi e glieli feci vedere con i miei occhi. Si innamorarono immediatamente del nostro territorio e Beatrice, che parla bene l’italiano, mi confessò che il marito aveva espresso il desiderio di prendere una casa nel Parco. Ritornammo a Morano Calabro alla ricerca di una bella casa ma la trovammo solo a Civita. È posta nella parte alta del paesino, possiede una splendida vista che spazia sulle gole del Raganello e incornicia, quando il cielo è sereno, il mare Jonio. Dovetti fare salti di fantasia per fargliela acquistare a un prezzo equo.
Aspettai che partissero per mandare un mio amico a trattarla. Passarono un paio di mesi e tornarono per sottoscrivere l’atto di acquisto. Mi impegnai a trovare anche un validissimo professionista, il mio grande amico ingegnere Pinuccio Sola, che si occupò di tutto, restituendo loro una bellissima casa della quale i Drouin sono talmente innamorati da tornarci ogni volta che dispongono di qualche giorno libero. Negli anni che seguirono, molti amici loro ospiti, hanno acquistato casa a Civita.
Christian ama passare le sue serate nella deliziosa terrazza mentre Beatrice fa il suo mestiere di nonna, posto che sono sempre accompagnati dai loro nipotini felici di giocare per strada con i bambini del vicinato. Io li vedo ogni volta che vengono in Calabria ed ogni volta che li incontro sono felice di apprezzare il sorriso che mi rivolgono. Viene dal loro cuore, ne sono certo.
Quando viene a Civita, Beatrice, ama deliziare i suoi amici con una fantastica crostata di mele al Calvados e ci ha fatto dono della sua ricetta.
Ci occorrono 250 grammi di farina, consigliata è quella di Kamut e anche 125 grammi di burro che faremo sciogliere a temperatura ambiente, come pure un tuorlo di uovo, un pizzico di sale e 30 grammi di zucchero a velo.
Versiamo tutto in una ciotola capiente e aggiungendo se serve pochissima acqua e cominciamo a lavorare gli ingredienti. Dovremo ottenere un impasto farinoso. È regola impastare il meno possibile. Una volta ottenuto l’impasto, stendiamolo con il mattarello fino ad uno spessore di circa 5-8 mm o come si preferisce e con l’apposito rullo foriamo la pasta. Tagliamo in forma circolare, mettiamolo in teglia con della carta da forno e precuocere il disco di frolla. La temperatura del forno sarà impostata a 180° e il forno sarà preriscaldato. Appena avrà preso un po’ di colore togliamola e lasciamola raffreddare.
Ci occorrono cinque belle mele, preferibilmente le Golden Delicious che hanno sapore dolce e sono molto profumate con in più una polpa croccante e zuccherina. Peliamole e tagliamole a fette regolari e poniamole in un tegame con 50 grammi di burro e due cucchiai di zucchero, facciamole ammorbidire senza farle spappolare. Disponiamole con grazia sul disco di frolla che abbiamo precedentemente precotto e reinforniamo per una decina di minuti.
Questa torta va servita calda e l’innovazione della signora Beatrice consiste nel fatto che riscalda 40 grammi di Calvados e lo versa sulla torta e dopo averla spolverata con zucchero di canna e con un accendino dal becco lungo le dà fuoco.
È molto scenografica ma soprattutto è buonissima. Il massimo del godimento, sostiene Christian si ottiene se accompagniamo questa deliziosa crostata con il suo “Calvados La Blanche” un brandy di mele ottenuto dalle migliori varietà di mele di Normandia che intriga per i sorprendenti aromi di mela fresca. E sornione afferma: «una mela al giorno – purché distillata – toglie il medico da torno».
Il Quotidiano del Sud.
Tracce di cucina, la crostata di mele al Calvados Drouin